top of page
Nebulose
IC 1396
IC 1396 è un ammasso aperto molto sparso associato a una vasta nebulosa diffusa, visibile nella costellazione boreale di Cefeo; si trova in un tratto di Via Lattea parzialmente oscurato da densi banchi di nebulose oscure, in una regione galattica ricca di polveri e gas neutri con associate stelle giovani e calde di colore blu.
I gas del complesso nebuloso di sono eccitati dal vento stellare della gigante blu HD 206267, appartenente all'associazione Cepheus OB2. Sembra che l'espansione di questa regione H II abbia creato un ampio anello di gas molecolare dal raggio di circa 12 parsec, in un lasso di tempo di almeno 3 milioni di anni. La struttura ad anello si estende per circa 3° ed è circondata da un gran numero di globuli scuri, al cui interno probabilmente avviene la formazione di nuove stelle a causa della compressione ad opera della ionizzazione, del fronte dell'onda d'urto dei venti stellari e della pressione di radiazione; i globuli maggiori si trovano sul lato nord-occidentale della regione nebulosa.
Telescopi O Obiettivi Di Acquisizione
Sky-Watcher Evostar 80ED / Black Diamond 80ED
Camere Di Acquisizione
Canon EOS 50D (modificato + cooled)
Montature
Sky-Watcher EQ6
Filtri
Astronomik CLS-CCD
Accessori
Sky-Watcher 0.85x Reducer for Evostar 80 (20200)
Software
Open PHD Guiding project PHD2 · Pleiades Astrophoto PixInsight · Stefan Berg Nighttime Imaging 'N' Astronomy (NINA)
Telescopi O Obiettivi Di Guida
Sky-Watcher Startravel 80/400
Camere Di Guida
QHYCCD QHY5L-II M
Date:
02 Giugno 2022 · 05 Giugno 2022 · 06 Giugno 2022
Pose:
Astronomik CLS-CCD: 53x300" (4h 25') ISO800 (gain: 9.00) 10°C bin 1x1
Integrazione:
4h 25'
Dark:
40
Bias:
30
Giorno lunare medio:
4.82 giorni
Fase lunare media:
25.57%
Scala del Cielo Scuro Bortle:
5.33
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 5910968
Centro AR: 21h39m58s.8
Centro DEC: +58°07′04″
Campionamento: 1,856 arcsec/pixel
Orientazione: 2,484 gradi
Raggio del campo: 1,296 gradi
I gas del complesso nebuloso di sono eccitati dal vento stellare della gigante blu HD 206267, appartenente all'associazione Cepheus OB2. Sembra che l'espansione di questa regione H II abbia creato un ampio anello di gas molecolare dal raggio di circa 12 parsec, in un lasso di tempo di almeno 3 milioni di anni. La struttura ad anello si estende per circa 3° ed è circondata da un gran numero di globuli scuri, al cui interno probabilmente avviene la formazione di nuove stelle a causa della compressione ad opera della ionizzazione, del fronte dell'onda d'urto dei venti stellari e della pressione di radiazione; i globuli maggiori si trovano sul lato nord-occidentale della regione nebulosa.
Telescopi O Obiettivi Di Acquisizione
Sky-Watcher Evostar 80ED / Black Diamond 80ED
Camere Di Acquisizione
Canon EOS 50D (modificato + cooled)
Montature
Sky-Watcher EQ6
Filtri
Astronomik CLS-CCD
Accessori
Sky-Watcher 0.85x Reducer for Evostar 80 (20200)
Software
Open PHD Guiding project PHD2 · Pleiades Astrophoto PixInsight · Stefan Berg Nighttime Imaging 'N' Astronomy (NINA)
Telescopi O Obiettivi Di Guida
Sky-Watcher Startravel 80/400
Camere Di Guida
QHYCCD QHY5L-II M
Date:
02 Giugno 2022 · 05 Giugno 2022 · 06 Giugno 2022
Pose:
Astronomik CLS-CCD: 53x300" (4h 25') ISO800 (gain: 9.00) 10°C bin 1x1
Integrazione:
4h 25'
Dark:
40
Bias:
30
Giorno lunare medio:
4.82 giorni
Fase lunare media:
25.57%
Scala del Cielo Scuro Bortle:
5.33
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 5910968
Centro AR: 21h39m58s.8
Centro DEC: +58°07′04″
Campionamento: 1,856 arcsec/pixel
Orientazione: 2,484 gradi
Raggio del campo: 1,296 gradi
M17 - Nebulosa Omega
La Nebulosa Omega (nota anche come Nebulosa Cigno, Nebulosa Ferro di Cavallo, Nebulosa Aragosta o con le sigle di catalogo M 17 e NGC 6618) è una nebulosa a emissione, scoperta da de Chéseaux nel 1746 e riscoperta da Charles Messier nel 1764, situata nella costellazione del Sagittario.
Si tratta di una regione HII in cui è attiva la formazione stellare, resa brillante dalla radiazione luminosa delle stelle giovani e calde, di classe spettrale B (giganti blu) in essa formatesi; Alcune di queste stelle sono radunate a formare un ammasso aperto di 35 stelle, molto oscurato dalle polveri. Il colore rosso vivo della nebulosa è dovuto all'eccitazione degli atomi di idrogeno, che emettono radiazione Hα; la massa della zona più luminosa è pari a 800 masse solari.
Telescopi O Obiettivi Di Acquisizione
Sky-Watcher 80ED / Black Diamond 80ED
Camere Di Acquisizione
Canon EOS 50D (modificato + cooled)
Montature
Sky-Watcher EQ6
Filtri
Astronomik CLS-CCD
Accessori
Sky-Watcher 0.85x Reducer for Evostar 80 (20200)
Software
Open PHD Guiding project PHD2 · Pleiades Astrophoto PixInsight · Stefan Berg Nighttime Imaging 'N' Astronomy (NINA)
Telescopi O Obiettivi Di Guida
Sky-Watcher Startravel 80/400
Camere Di Guida
QHYCCD QHY5L-II M
18 Giugno 2022 · 19 Giugno 2022 · 20 Giugno 2022
Pose:
Astronomik CLS-CCD: 85x300" (7h 5') ISO800 (gain: 9.00) 10°C bin 1x1
Integrazione:
7h 5'
Dark:
40
Flat:
30
Bias:
30
Giorno lunare medio:
20.44 giorni
Fase lunare media:
67.43%
Scala del Cielo Scuro Bortle:
5.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 5908158
Centro AR: 18h20m43s.9
Centro DEC: -16°11′31″
Campionamento: 0,928 arcsec/pixel
Orientazione: 1,240 gradi
Raggio del campo: 1,403 gradi
Si tratta di una regione HII in cui è attiva la formazione stellare, resa brillante dalla radiazione luminosa delle stelle giovani e calde, di classe spettrale B (giganti blu) in essa formatesi; Alcune di queste stelle sono radunate a formare un ammasso aperto di 35 stelle, molto oscurato dalle polveri. Il colore rosso vivo della nebulosa è dovuto all'eccitazione degli atomi di idrogeno, che emettono radiazione Hα; la massa della zona più luminosa è pari a 800 masse solari.
Telescopi O Obiettivi Di Acquisizione
Sky-Watcher 80ED / Black Diamond 80ED
Camere Di Acquisizione
Canon EOS 50D (modificato + cooled)
Montature
Sky-Watcher EQ6
Filtri
Astronomik CLS-CCD
Accessori
Sky-Watcher 0.85x Reducer for Evostar 80 (20200)
Software
Open PHD Guiding project PHD2 · Pleiades Astrophoto PixInsight · Stefan Berg Nighttime Imaging 'N' Astronomy (NINA)
Telescopi O Obiettivi Di Guida
Sky-Watcher Startravel 80/400
Camere Di Guida
QHYCCD QHY5L-II M
18 Giugno 2022 · 19 Giugno 2022 · 20 Giugno 2022
Pose:
Astronomik CLS-CCD: 85x300" (7h 5') ISO800 (gain: 9.00) 10°C bin 1x1
Integrazione:
7h 5'
Dark:
40
Flat:
30
Bias:
30
Giorno lunare medio:
20.44 giorni
Fase lunare media:
67.43%
Scala del Cielo Scuro Bortle:
5.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 5908158
Centro AR: 18h20m43s.9
Centro DEC: -16°11′31″
Campionamento: 0,928 arcsec/pixel
Orientazione: 1,240 gradi
Raggio del campo: 1,403 gradi
Ngc7000 - Nebulosa Nord America
La Nebulosa Nord America (anche nota con le sigle NGC 7000 e C 20) è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione del Cigno, vicino a Deneb (la coda del cigno e la sua stella più brillante). La forma della nebulosa disegna il continente nordamericano, soprattutto la costa est, tra il Golfo del Messico e la Florida.
La distanza del complesso nebuloso è stata indicata in vari studi come compresa fra i 500 e i 1000 parsec (1630-3260 anni luce) dal sistema solare; una simile imprecisione è dovuta principalmente alla difficoltà oggettiva che si riscontra nell'osservare questa regione di cielo, che appare estremamente congestionata a causa della sovrapposizione sulla stessa linea di vista di un gran numero di regioni nebulose differenti. La sua grandezza assoluta sarebbe di 100 anni luce
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Skywatcher ED80 Refractor
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:11 Settembre 2021 , 12 Settembre 2021
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 120x300" (10h) ISO800 17C bin 1x1
Integrazione: 10h
Dark: 30
Flat: 30
Bias: 30
Giorno lunare medio: 5.37 giorni
Fase lunare media: 29.39%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Dettagli astrometrici di base
Risoluzione: 7532x6280
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
La distanza del complesso nebuloso è stata indicata in vari studi come compresa fra i 500 e i 1000 parsec (1630-3260 anni luce) dal sistema solare; una simile imprecisione è dovuta principalmente alla difficoltà oggettiva che si riscontra nell'osservare questa regione di cielo, che appare estremamente congestionata a causa della sovrapposizione sulla stessa linea di vista di un gran numero di regioni nebulose differenti. La sua grandezza assoluta sarebbe di 100 anni luce
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Skywatcher ED80 Refractor
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:11 Settembre 2021 , 12 Settembre 2021
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 120x300" (10h) ISO800 17C bin 1x1
Integrazione: 10h
Dark: 30
Flat: 30
Bias: 30
Giorno lunare medio: 5.37 giorni
Fase lunare media: 29.39%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Dettagli astrometrici di base
Risoluzione: 7532x6280
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
NGC6960
La nebulosa è un antico resto di supernova; la stella che ha originato quest'oggetto è esplosa diversi millenni fa. Ciò che ora è visibile sono dei debolissimi filamenti, ancora in espansione alla velocità di decine di km/s; nelle foto a lunga posa o con un CCD si distinguono diversi filamenti disposti in tre gruppi principali, NGC6960 è situata nella parte Ovest .
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Skywatcher ED80 Refractor
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:07 Settembre 2021 , 10 Settembre 2021
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 72x300" (6h) ISO800 18C bin 1x1
Integrazione: 6h
Dark: 30
Flat: 30
Bias: 30
Giorno lunare medio: 2.11 giorni
Fase lunare media: 7.61%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 6.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4995806
Centro AR: 20h 47' 8"
Centro DEC: +30° 28' 15"
Campionamento: 1,854 arcsec/pixel
Orientazione: 237,356 gradi
Raggio del campo: 1,134 gradi
Risoluzione: 3295x2921
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Skywatcher ED80 Refractor
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:07 Settembre 2021 , 10 Settembre 2021
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 72x300" (6h) ISO800 18C bin 1x1
Integrazione: 6h
Dark: 30
Flat: 30
Bias: 30
Giorno lunare medio: 2.11 giorni
Fase lunare media: 7.61%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 6.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4995806
Centro AR: 20h 47' 8"
Centro DEC: +30° 28' 15"
Campionamento: 1,854 arcsec/pixel
Orientazione: 237,356 gradi
Raggio del campo: 1,134 gradi
Risoluzione: 3295x2921
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
NGC6992
La nebulosa è un antico resto di supernova; la stella che ha originato quest'oggetto è esplosa diversi millenni fa. Ciò che ora è visibile sono dei debolissimi filamenti, ancora in espansione alla velocità di decine di km/s; nelle foto a lunga posa o con un CCD si distinguono diversi filamenti disposti in tre gruppi principali, NGC6992 è situata nella parte Est,è formato dalle sezioni NGC 6992 (C 33) e NGC 6995 (ai quali si aggiunge IC 1340)
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Skywatcher ED80 Refractor
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software: PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:05 Settembre 2021 , 06 Settembre 2021
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 65x300" (5h 25') ISO800 18C bin 1x1
Integrazione: 5h 25'
Dark: 30
Flat: 30
Bias: 30
Giorno lunare medio: 28.45 giorni
Fase lunare media: 1.60%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.50
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4991560
Centro AR: 20h 55' 20"
Centro DEC: +31° 20' 20"
Campionamento: 1,858 arcsec/pixel
Orientazione: 237,295 gradi
Raggio del campo: 1,267 gradi
Risoluzione: 3996x2850
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Skywatcher ED80 Refractor
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software: PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:05 Settembre 2021 , 06 Settembre 2021
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 65x300" (5h 25') ISO800 18C bin 1x1
Integrazione: 5h 25'
Dark: 30
Flat: 30
Bias: 30
Giorno lunare medio: 28.45 giorni
Fase lunare media: 1.60%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.50
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4991560
Centro AR: 20h 55' 20"
Centro DEC: +31° 20' 20"
Campionamento: 1,858 arcsec/pixel
Orientazione: 237,295 gradi
Raggio del campo: 1,267 gradi
Risoluzione: 3996x2850
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
vdB-142 Nebulosa Oscura
vdB 142 è una piccola nebulosa oscura, visibile nella costellazione di Cefeo.
Si individua verso l'area centrale del grande complesso nebuloso noto come IC 1396, pochi primi d'arco ad ovest dell'ammasso aperto associato alla nebulosa; nonostante le sue ridotte dimensioni, si evidenzia con una discreta facilità, a causa della sua profonda oscurità e per la sua forma, che le ha conferito il soprannome di Proboscide di Elefante. Trovandosi a declinazioni molto settentrionali, si presenta circumpolare dalla gran parte dell'emisfero boreale; tutt'attorno appare circondata da un campo stellare relativamente ricco, e la presenza della nebulosità diffusa di IC 1396 ne risalta ulteriormente la sua natura di nebulosa oscura. La scia scura è interrotta da due stelle di ottava magnitudine.
Scheda Tecnica:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Celestron 9.25 XLT OTA Celestron 9.25 XLT
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:11 Agosto 2021 , 14 Agosto 2021 , 16 Agosto 2021
Pose:
Astronomik Clip CLS CCD: 65x300" (5h 25') ISO800 23C bin 1x1
Astronomik Clip CLS CCD: 94x300" (7h 50') ISO800 24C bin 1x1
Integrazione: 13h 15'
Dark: ~50
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 5.82 giorni
Fase lunare media: 35.55%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 6.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4898320
Centro AR: 21h 36' 4"
Centro DEC: +57° 28' 55"
Campionamento: 0,427 arcsec/pixel
Orientazione: 256,338 gradi
Raggio del campo: 0,249 gradi
Risoluzione: 3025x2901
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
Si individua verso l'area centrale del grande complesso nebuloso noto come IC 1396, pochi primi d'arco ad ovest dell'ammasso aperto associato alla nebulosa; nonostante le sue ridotte dimensioni, si evidenzia con una discreta facilità, a causa della sua profonda oscurità e per la sua forma, che le ha conferito il soprannome di Proboscide di Elefante. Trovandosi a declinazioni molto settentrionali, si presenta circumpolare dalla gran parte dell'emisfero boreale; tutt'attorno appare circondata da un campo stellare relativamente ricco, e la presenza della nebulosità diffusa di IC 1396 ne risalta ulteriormente la sua natura di nebulosa oscura. La scia scura è interrotta da due stelle di ottava magnitudine.
Scheda Tecnica:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Celestron 9.25 XLT OTA Celestron 9.25 XLT
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:11 Agosto 2021 , 14 Agosto 2021 , 16 Agosto 2021
Pose:
Astronomik Clip CLS CCD: 65x300" (5h 25') ISO800 23C bin 1x1
Astronomik Clip CLS CCD: 94x300" (7h 50') ISO800 24C bin 1x1
Integrazione: 13h 15'
Dark: ~50
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 5.82 giorni
Fase lunare media: 35.55%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 6.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4898320
Centro AR: 21h 36' 4"
Centro DEC: +57° 28' 55"
Campionamento: 0,427 arcsec/pixel
Orientazione: 256,338 gradi
Raggio del campo: 0,249 gradi
Risoluzione: 3025x2901
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
NGC6888 Crescent
Si tratta di una tipica bolla di vento stellare generata da una massiccia stella di Wolf-Rayet (la HD 192163), che si trova al suo interno; questa stella sarebbe anche la responsabile della nebulosa, che costituirebbe il materiale degli strati più esterni della stella espulsi. Questo vento è andato a collidere col materiale espulso dalla stella durante il raggiungimento dello stadio di gigante rossa, fra 250.000 e 400.000 anni fa, energizzandolo. Il risultato è un guscio gassoso e la presenza di due onde d'urto, che hanno poi interagito col denso mezzo interstellare circostante.
In passato si è anche ritenuto che si fosse trattato di un resto di supernova, la cui stella progenitrice faceva parte del sistema di HD 192163. La nebulosa si estende nello spazio per una dimensione di circa 16 anni luce.
Scheda Tecnica:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Vixen ed115s
Camere di acquisizione: QHY 163m QHY163M
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camere di guida: Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Baader 36mm OIII OIII · Baader 36mm SII SII · Baader 36mm Ha Ha
Date:07 Luglio 2021 , 08 Luglio 2021 , 09 Luglio 2021
Pose:
Baader 36mm Ha Ha: 20x300" (1h 40') (gain: 177.00) -15C bin 1x1
Baader 36mm OIII OIII: 20x300" (1h 40') (gain: 177.00) -15C bin 1x1
Baader 36mm SII SII: 20x300" (1h 40') (gain: 177.00) -15C
Integrazione: 5h
Dark: ~30
Flat: ~20
Bias: ~20
Giorno lunare medio: 28.10 giorni
Fase lunare media: 2.89%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 6.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4749858
Centro AR: 20h 12' 14"
Centro DEC: +38° 22' 40"
Campionamento: 0,874 arcsec/pixel
Orientazione: 346,483 gradi
Raggio del campo: 0,614 gradi
In passato si è anche ritenuto che si fosse trattato di un resto di supernova, la cui stella progenitrice faceva parte del sistema di HD 192163. La nebulosa si estende nello spazio per una dimensione di circa 16 anni luce.
Scheda Tecnica:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Vixen ed115s
Camere di acquisizione: QHY 163m QHY163M
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camere di guida: Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Baader 36mm OIII OIII · Baader 36mm SII SII · Baader 36mm Ha Ha
Date:07 Luglio 2021 , 08 Luglio 2021 , 09 Luglio 2021
Pose:
Baader 36mm Ha Ha: 20x300" (1h 40') (gain: 177.00) -15C bin 1x1
Baader 36mm OIII OIII: 20x300" (1h 40') (gain: 177.00) -15C bin 1x1
Baader 36mm SII SII: 20x300" (1h 40') (gain: 177.00) -15C
Integrazione: 5h
Dark: ~30
Flat: ~20
Bias: ~20
Giorno lunare medio: 28.10 giorni
Fase lunare media: 2.89%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 6.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4749858
Centro AR: 20h 12' 14"
Centro DEC: +38° 22' 40"
Campionamento: 0,874 arcsec/pixel
Orientazione: 346,483 gradi
Raggio del campo: 0,614 gradi
NGC7635 - Nebulosa Bolla
Si tratta di una regione HII, al cui vertice meridionale è presente una struttura vuota,
causata dalla pressione della radiazione di una stella centrale di colore blu (classe spettrale O), SAO 20575, di nona magnitudine,
il cui vento stellare raggiunge i 2000 km/s; si tratta di una Gigante blu, la quale è anche responsabile della ionizzazione della nebulosa,
che emette luce propria. La sua distanza dal Sole è stimata sugli 11 000 anni-luce.
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Celestron 9.25 XLT OTA Celestron 9.25 XLT
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Celestron F6.3 Reducer/Corrector Celestron f6.3 focal reducer/field flattener
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:06 Novembre 2020 , 07 Novembre 2020
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 77x300" (6h 25') ISO800 10C bin 1x1
Integrazione: 6h 25'
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 20.61 giorni
Fase lunare media: 65.98%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 3993445
Centro AR: 23h 20' 39"
Centro DEC: +61° 9' 50"
Campionamento: 0,358 arcsec/pixel
Orientazione: 273,843 gradi
Raggio del campo: 0,344 gradi
causata dalla pressione della radiazione di una stella centrale di colore blu (classe spettrale O), SAO 20575, di nona magnitudine,
il cui vento stellare raggiunge i 2000 km/s; si tratta di una Gigante blu, la quale è anche responsabile della ionizzazione della nebulosa,
che emette luce propria. La sua distanza dal Sole è stimata sugli 11 000 anni-luce.
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Celestron 9.25 XLT OTA Celestron 9.25 XLT
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Celestron F6.3 Reducer/Corrector Celestron f6.3 focal reducer/field flattener
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:06 Novembre 2020 , 07 Novembre 2020
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 77x300" (6h 25') ISO800 10C bin 1x1
Integrazione: 6h 25'
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 20.61 giorni
Fase lunare media: 65.98%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 3993445
Centro AR: 23h 20' 39"
Centro DEC: +61° 9' 50"
Campionamento: 0,358 arcsec/pixel
Orientazione: 273,843 gradi
Raggio del campo: 0,344 gradi
M45 - Pleiadi
Le Pleiadi (conosciute anche come le Sette sorelle, la Chioccetta o con la sigla M45 del catalogo di Charles Messier)
sono un ammasso aperto visibile nella costellazione del Toro. Questo ammasso, piuttosto vicino (440 anni luce),
conta diverse stelle visibili a occhio nudo; anche se dagli ambienti cittadini solo quattro o cinque delle stelle più brillanti sono visibili,
da un luogo più buio se ne possono contare già dodici. Tutte le sue componenti sono circondate da leggere nebulose a riflessione,
osservabili specialmente in fotografie a lunga esposizione prese con telescopi di dimensioni ragguardevoli.
Notevole è che le stelle delle Pleiadi sono realmente vicine tra loro, hanno un'origine comune e sono legate da forza di gravità.
Data la loro distanza, le stelle visibili tra le Pleiadi sono molto più calde del normale,
e ciò si riflette nel loro colore: sono delle giganti blu o bianche; l'ammasso conta in realtà centinaia di altre stelle,
la gran parte delle quali sono troppo lontane e fredde per essere visibili a occhio nudo. Le Pleiadi sono in effetti un ammasso giovane,
con un'età stimata di circa 100 milioni di anni, e una vita prevista di soli altri 250 milioni di anni, dato che le stelle sono troppo lontane tra loro.
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Skywatcher ED80 Refractor
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:22 Novembre 2020 , 23 Novembre 2020
Pose:
Astronomik CLS CCD Canon EOS Clip: 31x300" (2h 35') ISO800 (gain: 9.00) 6C bin 1x1
Astronomik Clip CLS CCD: 51x300" (4h 15') ISO800 (gain: 9.00) 6C bin 1x1
Integrazione: 6h 50'
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 8.12 giorni
Fase lunare media: 57.78%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4046713
Centro AR: 3h 46' 36"
Centro DEC: +24° 8' 24"
Campionamento: 0,930 arcsec/pixel
Orientazione: 3,102 gradi
Raggio del campo: 1,072 gradi
sono un ammasso aperto visibile nella costellazione del Toro. Questo ammasso, piuttosto vicino (440 anni luce),
conta diverse stelle visibili a occhio nudo; anche se dagli ambienti cittadini solo quattro o cinque delle stelle più brillanti sono visibili,
da un luogo più buio se ne possono contare già dodici. Tutte le sue componenti sono circondate da leggere nebulose a riflessione,
osservabili specialmente in fotografie a lunga esposizione prese con telescopi di dimensioni ragguardevoli.
Notevole è che le stelle delle Pleiadi sono realmente vicine tra loro, hanno un'origine comune e sono legate da forza di gravità.
Data la loro distanza, le stelle visibili tra le Pleiadi sono molto più calde del normale,
e ciò si riflette nel loro colore: sono delle giganti blu o bianche; l'ammasso conta in realtà centinaia di altre stelle,
la gran parte delle quali sono troppo lontane e fredde per essere visibili a occhio nudo. Le Pleiadi sono in effetti un ammasso giovane,
con un'età stimata di circa 100 milioni di anni, e una vita prevista di soli altri 250 milioni di anni, dato che le stelle sono troppo lontane tra loro.
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Skywatcher ED80 Refractor
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:22 Novembre 2020 , 23 Novembre 2020
Pose:
Astronomik CLS CCD Canon EOS Clip: 31x300" (2h 35') ISO800 (gain: 9.00) 6C bin 1x1
Astronomik Clip CLS CCD: 51x300" (4h 15') ISO800 (gain: 9.00) 6C bin 1x1
Integrazione: 6h 50'
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 8.12 giorni
Fase lunare media: 57.78%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4046713
Centro AR: 3h 46' 36"
Centro DEC: +24° 8' 24"
Campionamento: 0,930 arcsec/pixel
Orientazione: 3,102 gradi
Raggio del campo: 1,072 gradi
IC1848 Nebulosa Anima
La nebulosa è individuabile circa 8 gradi a sud-est della stella ε Cassiopeiae, ma si può individuare anche partendo dall'Ammasso Doppio di Perseo e spostandosi di circa 5 gradi in direzione nord-est; fa coppia con un'altra vasta nebulosa, nota come IC 1805. Per poterla individuare occorre un telescopio con un grande diametro, non tanto per le dimensioni, dato che la nebulosa è abbastanza estesa, quanto per la sua debolezza. Una foto a lunga posa o una camera CCD rivela invece l'oggetto con una certa facilità. L'intero complesso di nebulose visibili in quest'area si presenta circumpolare dalla gran parte delle regioni dell'emisfero boreale; i mesi migliori per la sua osservazione vanno da ottobre ad aprile.
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Skywatcher ED80 Refractor
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:18 Novembre 2020
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 97x300" (8h 5') ISO800 (gain: 9.00) 6C bin 1x1
Integrazione: 8h 5'
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 3.68 giorni
Fase lunare media: 14.59%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4021561
Centro AR: 2h 55' 3"
Centro DEC: +60° 21' 28"
Campionamento: 0,928 arcsec/pixel
Orientazione: 183,983 gradi
Raggio del campo: 1,308 gradi
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Skywatcher ED80 Refractor
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:18 Novembre 2020
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 97x300" (8h 5') ISO800 (gain: 9.00) 6C bin 1x1
Integrazione: 8h 5'
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 3.68 giorni
Fase lunare media: 14.59%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4021561
Centro AR: 2h 55' 3"
Centro DEC: +60° 21' 28"
Campionamento: 0,928 arcsec/pixel
Orientazione: 183,983 gradi
Raggio del campo: 1,308 gradi
IC1805 Nebulosa Cuore
Si tratta di una regione HII molto estesa, la cui distanza è stimata sui 7500 anni luce da noi; la sua caratteristica principale è la presenza di due grosse aree apparentemente vuote, di diverse dimensioni, che rendono la nebulosa simile ad un "cuore". Al suo interno si trova un sistema di piccoli ammassi aperti poco concentrati, responsabili della ionizzazione della nebulosa. Il più notevole di questi è Melotte 15, che contiene alcune stelle circa 50 volte più massicce del Sole, più altre più piccole ed un microquasar espulso milioni di anni fa.
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Skywatcher ED80 Refractor
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:20 Novembre 2020
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 155x300" (12h 55') ISO800 (gain: 9.00) 2C bin 1x1
Integrazione: 12h 55'
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 5.74 giorni
Fase lunare media: 32.91%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4072274
Centro AR: 2h 33' 13"
Centro DEC: +61° 23' 13"
Campionamento: 1,851 arcsec/pixel
Orientazione: 271,958 gradi
Raggio del campo: 1,845 gradi
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Skywatcher ED80 Refractor
Camere di acquisizione: Canon EOS 50D Astro Mod Canon eos 50D
Montature: SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopi o obiettivi di guida: SkyWatcher 80/400 achromatic
Camere di guida: Q5L-II-M
Riduttori di focale: Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy
Filtri: Astronomik Clip CLS CCD
Date:20 Novembre 2020
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 155x300" (12h 55') ISO800 (gain: 9.00) 2C bin 1x1
Integrazione: 12h 55'
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 5.74 giorni
Fase lunare media: 32.91%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4072274
Centro AR: 2h 33' 13"
Centro DEC: +61° 23' 13"
Campionamento: 1,851 arcsec/pixel
Orientazione: 271,958 gradi
Raggio del campo: 1,845 gradi
IC 5070 Pellicano
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopio o obiettivo di acquisizione:SkyWatcher ED100
Camera di acquisizione:Canon 1100D Baader, raffreddata
Montatura:SkyWatcher EQ5 Goto
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camera di guida:Q5L-II-M
Riduttore di focale:Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software:PixInsight, BackyardEOS, PHD2 Guiding 2.62
Filtro:Astronomik Clip CLS CCD
Risoluzione: 4240x2776
Date:03 Luglio 2017
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 36x420" ISO800 5C
Integrazione: 4.2 ore
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 9.66 giorni
Fase lunare media: 73.30%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 4.00
Temperatura: 24.00
Astrometry.net job: 1640979
Centro AR: 312,861 gradi
Centro DEC: 44,228 gradi
Campionamento: 1,356 arcsec/pixel
Orientazione: 143,256 gradi
Raggio del campo: 0,954 gradi
Luoghi: Pisa, Italia
La Nebulosa Pellicano (anche nota come IC 5067/70) è una regione H II visibile nella costellazione del Cigno, vicino a Deneb (la coda del cigno e la sua stella più brillante); appartiene alla stessa nube molecolare gigante della vicina Nebulosa Nord America ed è facilmente fotografabile. La sua distanza è stimata attorno ai 600±50 parsec (1956±163 anni luce).
Al suo interno sono attivi fenomeni di formazione stellare, come testimoniato specialmente dalla presenza di oggetti HH; questi fenomeni riguardano principalmente stelle di piccola e media massa.
La nebulosa ricorda un pellicano, a causa di una nebulosa oscura che segna il bordo settentrionale dell'oggetto, facendolo così rassomigliare ad un becco di pellicano; si tratta da un punto di vista astronomico di una nebulosa ad emissione, molto studiata a causa dei fenomeni di formazione stellare che avvengono al suo interno. A causa delle forti dinamiche dei suoi gas, la nebulosa varierà forma relativamente in fretta.
La Nebulosa Pellicano appartiene allo stesso complesso nebuloso molecolare della Nebulosa Nord America, una regione identificata con la sigla W58 o DR 27; la principale responsabile della ionizzazione dei gas di entrambe le nebulose è nota come 2MASS J205551.25+435224.6; si tratta di una sorgente particolarmente isolata situata oltre la banda oscura di LDN 935, ben visibile nella banda del vicino infrarosso, coincidente con una giovane stella blu di classe spettrale O5V. La sua posizione è particolarmente interessante poiché viene a trovarsi esattamente al centro geometrico del complesso nebuloso.
La regione di cielo in direzione delle nebulose Nord America e Pellicano presenta un gran numero di oggetti stellari giovani, come è testimoniato dalla presenza di stelle con emissioni nella banda dell'Hα, in particolare stelle T tauri, diverse centinaia di sorgenti infrarosse e oltre quaranta oggetti HH;[6] fra questi, nella Nebulosa Pellicano spicca HH 555, ben evidente sul bordo orientale della parte rappresentante il "becco" del pellicano. HH 555 è un getto bipolare situato sulla punta di una struttura allungata a forma di proboscide che emerge dalla nube, con i getti deviati verso ovest probabilmente a causa dall'espansione della regione H
Telescopio o obiettivo di acquisizione:SkyWatcher ED100
Camera di acquisizione:Canon 1100D Baader, raffreddata
Montatura:SkyWatcher EQ5 Goto
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camera di guida:Q5L-II-M
Riduttore di focale:Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software:PixInsight, BackyardEOS, PHD2 Guiding 2.62
Filtro:Astronomik Clip CLS CCD
Risoluzione: 4240x2776
Date:03 Luglio 2017
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 36x420" ISO800 5C
Integrazione: 4.2 ore
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 9.66 giorni
Fase lunare media: 73.30%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 4.00
Temperatura: 24.00
Astrometry.net job: 1640979
Centro AR: 312,861 gradi
Centro DEC: 44,228 gradi
Campionamento: 1,356 arcsec/pixel
Orientazione: 143,256 gradi
Raggio del campo: 0,954 gradi
Luoghi: Pisa, Italia
La Nebulosa Pellicano (anche nota come IC 5067/70) è una regione H II visibile nella costellazione del Cigno, vicino a Deneb (la coda del cigno e la sua stella più brillante); appartiene alla stessa nube molecolare gigante della vicina Nebulosa Nord America ed è facilmente fotografabile. La sua distanza è stimata attorno ai 600±50 parsec (1956±163 anni luce).
Al suo interno sono attivi fenomeni di formazione stellare, come testimoniato specialmente dalla presenza di oggetti HH; questi fenomeni riguardano principalmente stelle di piccola e media massa.
La nebulosa ricorda un pellicano, a causa di una nebulosa oscura che segna il bordo settentrionale dell'oggetto, facendolo così rassomigliare ad un becco di pellicano; si tratta da un punto di vista astronomico di una nebulosa ad emissione, molto studiata a causa dei fenomeni di formazione stellare che avvengono al suo interno. A causa delle forti dinamiche dei suoi gas, la nebulosa varierà forma relativamente in fretta.
La Nebulosa Pellicano appartiene allo stesso complesso nebuloso molecolare della Nebulosa Nord America, una regione identificata con la sigla W58 o DR 27; la principale responsabile della ionizzazione dei gas di entrambe le nebulose è nota come 2MASS J205551.25+435224.6; si tratta di una sorgente particolarmente isolata situata oltre la banda oscura di LDN 935, ben visibile nella banda del vicino infrarosso, coincidente con una giovane stella blu di classe spettrale O5V. La sua posizione è particolarmente interessante poiché viene a trovarsi esattamente al centro geometrico del complesso nebuloso.
La regione di cielo in direzione delle nebulose Nord America e Pellicano presenta un gran numero di oggetti stellari giovani, come è testimoniato dalla presenza di stelle con emissioni nella banda dell'Hα, in particolare stelle T tauri, diverse centinaia di sorgenti infrarosse e oltre quaranta oggetti HH;[6] fra questi, nella Nebulosa Pellicano spicca HH 555, ben evidente sul bordo orientale della parte rappresentante il "becco" del pellicano. HH 555 è un getto bipolare situato sulla punta di una struttura allungata a forma di proboscide che emerge dalla nube, con i getti deviati verso ovest probabilmente a causa dall'espansione della regione H
NGC7000 Nord America
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopio o obiettivo di acquisizione:SkyWatcher ED100
Camera di acquisizione:Canon 1100D Baader, raffreddata
Montatura:SkyWatcher EQ5 Goto
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Q5L-II-M
Riduttore di focale:Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software:PixInsight, BackyardEOS, PHD2 Guiding 2.62
Filtro:Astronomik Clip CLS CCD
Risoluzione: 4300x2926
Date:01 Luglio 2017
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 25x420" ISO800 5C
Integrazione: 2.9 ore
Dark: ~25
Flat: ~25
Bias: ~25
Giorno lunare medio: 7.83 giorni
Fase lunare media: 54.72%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 4.00
Temperatura: 25.00
Astrometry.net job: 1642879
Centro AR: 314,803 gradi
Centro DEC: 44,013 gradi
Campionamento: 1,262 arcsec/pixel
Orientazione: -144,925 gradi
Raggio del campo: 0,911 gradi
Luoghi:Pisa, Italia
La Nebulosa Nord America e la vicina Nebulosa Pellicano (IC 5070), sono parte della stessa vasta nube interstellare di idrogeno ionizzato (Regione H II);[5] la regione nebulosa che assieme costituiscono è indicata con le sigle W80 e DR 27 e si estende per circa 3°. Le due nebulose brillanti appaiono separate da una banda di gas oscura appartenente allo stesso complesso nebuloso noto come LDN 935.[2] La regione ospita anche alcuni ammassi aperti, come NGC 6996.
Questo complesso nebuloso costituisce di fatto la parte illuminata del grande sistema di gas e polveri noti come Fenditura del Cigno, ben evidente in quanto oscura completamente la luce delle stelle situate al di là di esso e quindi il chiarore della Via Lattea. Tra noi e la nebulosa si trova una banda di polvere interstellare che assorbendo la luce delle stelle e della nebulosa alle sue spalle, è responsabile della forma che vediamo. Per lungo tempo la stella responsabile della ionizzazione dell'idrogeno della nube non era nota con certezza; se fosse stata Deneb, come sostengono alcune fonti, la distanza sarebbe approssimativamente 1800 anni luce, e la sua grandezza assoluta sarebbe di 100 anni luce (6° di diametro apparente). Questa ipotesi però appare piuttosto irrealistica. Studi condotti a diverse lunghezze d'onda hanno permesso di individuare una ventina di sorgenti coincidenti con altrettante stelle profondamente immerse nei gas o da essi nascoste; fra queste spicca 2MASS J205551.25+435224.6, una sorgente particolarmente isolata situata oltre la banda oscura di LDN 935 ben visibile nella banda del vicino infrarosso, coincidente con una giovane stella blu di classe spettrale O5V. La sua posizione è particolarmente interessante poiché viene a trovarsi esattamente al centro geometrico del complesso nebuloso, rendendola di fatto la principale responsabile della ionizzazione dei gas circostanti.
La distanza del complesso nebuloso è stata indicata in vari studi come compresa fra i 500 e i 1000 parsec (1630-3260 anni luce) dal sistema solare; una simile imprecisione è dovuta principalmente alla difficoltà oggettiva che si riscontra nell'osservare questa regione di cielo, che appare estremamente congestionata a causa della sovrapposizione sulla stessa linea di vista di un gran numero di regioni nebulose differenti. Ciò accade perché questa direzione coincide con l'asse mediano del Braccio di Orione, il braccio di spirale galattico in cui è compreso anche il Sole. Le stime di distanza più recenti hanno comunque ridotto enormemente le incertezze sulle stime, indicando valori il linea di massima concordanti fra loro; queste stime indicano una distanza pari a 600±50 parsec (1956±163 anni luce).
Telescopio o obiettivo di acquisizione:SkyWatcher ED100
Camera di acquisizione:Canon 1100D Baader, raffreddata
Montatura:SkyWatcher EQ5 Goto
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Q5L-II-M
Riduttore di focale:Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software:PixInsight, BackyardEOS, PHD2 Guiding 2.62
Filtro:Astronomik Clip CLS CCD
Risoluzione: 4300x2926
Date:01 Luglio 2017
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 25x420" ISO800 5C
Integrazione: 2.9 ore
Dark: ~25
Flat: ~25
Bias: ~25
Giorno lunare medio: 7.83 giorni
Fase lunare media: 54.72%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 4.00
Temperatura: 25.00
Astrometry.net job: 1642879
Centro AR: 314,803 gradi
Centro DEC: 44,013 gradi
Campionamento: 1,262 arcsec/pixel
Orientazione: -144,925 gradi
Raggio del campo: 0,911 gradi
Luoghi:Pisa, Italia
La Nebulosa Nord America e la vicina Nebulosa Pellicano (IC 5070), sono parte della stessa vasta nube interstellare di idrogeno ionizzato (Regione H II);[5] la regione nebulosa che assieme costituiscono è indicata con le sigle W80 e DR 27 e si estende per circa 3°. Le due nebulose brillanti appaiono separate da una banda di gas oscura appartenente allo stesso complesso nebuloso noto come LDN 935.[2] La regione ospita anche alcuni ammassi aperti, come NGC 6996.
Questo complesso nebuloso costituisce di fatto la parte illuminata del grande sistema di gas e polveri noti come Fenditura del Cigno, ben evidente in quanto oscura completamente la luce delle stelle situate al di là di esso e quindi il chiarore della Via Lattea. Tra noi e la nebulosa si trova una banda di polvere interstellare che assorbendo la luce delle stelle e della nebulosa alle sue spalle, è responsabile della forma che vediamo. Per lungo tempo la stella responsabile della ionizzazione dell'idrogeno della nube non era nota con certezza; se fosse stata Deneb, come sostengono alcune fonti, la distanza sarebbe approssimativamente 1800 anni luce, e la sua grandezza assoluta sarebbe di 100 anni luce (6° di diametro apparente). Questa ipotesi però appare piuttosto irrealistica. Studi condotti a diverse lunghezze d'onda hanno permesso di individuare una ventina di sorgenti coincidenti con altrettante stelle profondamente immerse nei gas o da essi nascoste; fra queste spicca 2MASS J205551.25+435224.6, una sorgente particolarmente isolata situata oltre la banda oscura di LDN 935 ben visibile nella banda del vicino infrarosso, coincidente con una giovane stella blu di classe spettrale O5V. La sua posizione è particolarmente interessante poiché viene a trovarsi esattamente al centro geometrico del complesso nebuloso, rendendola di fatto la principale responsabile della ionizzazione dei gas circostanti.
La distanza del complesso nebuloso è stata indicata in vari studi come compresa fra i 500 e i 1000 parsec (1630-3260 anni luce) dal sistema solare; una simile imprecisione è dovuta principalmente alla difficoltà oggettiva che si riscontra nell'osservare questa regione di cielo, che appare estremamente congestionata a causa della sovrapposizione sulla stessa linea di vista di un gran numero di regioni nebulose differenti. Ciò accade perché questa direzione coincide con l'asse mediano del Braccio di Orione, il braccio di spirale galattico in cui è compreso anche il Sole. Le stime di distanza più recenti hanno comunque ridotto enormemente le incertezze sulle stime, indicando valori il linea di massima concordanti fra loro; queste stime indicano una distanza pari a 600±50 parsec (1956±163 anni luce).
NGC6888 Crescente
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopio o obiettivo di acquisizione:SkyWatcher ED100
Camera di acquisizione:Canon 1100D Baader, raffreddata
Montatura:SkyWatcher EQ5 Goto
Telescopio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Q5L-II-M
Software:PixInsight, PHD2 Guiding 2.62
Filtro:Astronomik Clip CLS CCD
Risoluzione: 2995x2000
Date:23 Agosto 2017
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 40x420" ISO800
Integrazione: 4.7 ore
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 1.83 giorni
Fase lunare media: 3.76%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Astrometry.net job: 1701730
Centro AR: 303,113 gradi
Centro DEC: 38,282 gradi
Campionamento: 1,180 arcsec/pixel
Orientazione: 304,746 gradi
Raggio del campo: 0,590 gradi
Luoghi: Pisa, Italia
La nube risplende per riflessione, a seguito dell'energia ricevuta durante l'esplosione della stessa supernova. Nel giro di pochi millenni si prevede che l'oggetto svanirà del tutto, disperdendosi nel mezzo interstellare. I gas della nebulosa appaiono centrati su una stella di Wolf-Rayet (HD 192163), che si trova ora al suo interno; questa stella sarebbe anche la responsabile della nebulosa, che costituirebbe il materiale degli strati più esterni della stella espulsi, che avrebbero poi colliso con altre nebulose creando così la forma che si osserva. Secondo altri studi si tratterebbe invece di un resto di supernova la cui stella progenitrice faceva parte del sistema di HD 192163. La nebulosa si estende nello spazio per una dimensione di circa 16 anni luce.
Telescopio o obiettivo di acquisizione:SkyWatcher ED100
Camera di acquisizione:Canon 1100D Baader, raffreddata
Montatura:SkyWatcher EQ5 Goto
Telescopio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Q5L-II-M
Software:PixInsight, PHD2 Guiding 2.62
Filtro:Astronomik Clip CLS CCD
Risoluzione: 2995x2000
Date:23 Agosto 2017
Pose:Astronomik Clip CLS CCD: 40x420" ISO800
Integrazione: 4.7 ore
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 1.83 giorni
Fase lunare media: 3.76%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Astrometry.net job: 1701730
Centro AR: 303,113 gradi
Centro DEC: 38,282 gradi
Campionamento: 1,180 arcsec/pixel
Orientazione: 304,746 gradi
Raggio del campo: 0,590 gradi
Luoghi: Pisa, Italia
La nube risplende per riflessione, a seguito dell'energia ricevuta durante l'esplosione della stessa supernova. Nel giro di pochi millenni si prevede che l'oggetto svanirà del tutto, disperdendosi nel mezzo interstellare. I gas della nebulosa appaiono centrati su una stella di Wolf-Rayet (HD 192163), che si trova ora al suo interno; questa stella sarebbe anche la responsabile della nebulosa, che costituirebbe il materiale degli strati più esterni della stella espulsi, che avrebbero poi colliso con altre nebulose creando così la forma che si osserva. Secondo altri studi si tratterebbe invece di un resto di supernova la cui stella progenitrice faceva parte del sistema di HD 192163. La nebulosa si estende nello spazio per una dimensione di circa 16 anni luce.
NGC7635 Bolla
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopio o obiettivo di acquisizione:SkyWatcher ED100
Camera di acquisizione:Canon 1100D Baader
Montatura:SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopio o obiettivio di guida:Vixen 80M
Camera di guida:Q5L-II-M
Software:PixInsight, Adobe Photoshop CC 2019, MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Filtro:Astronomik Clip CLS CCD
Risoluzione: 2520x1692
Date:09 Ottobre 2018
Pose: 20x300" ISO800 4C bin 1x1
Integrazione: 1.7 ore
Dark: ~20
Flat: ~20
Bias: ~20
Giorno lunare medio: 0.38 giorni
Fase lunare media: 0.16%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Astrometry.net job: 2559119
Centro AR: 350,193 gradi
Centro DEC: 61,177 gradi
Campionamento: 1,179 arcsec/pixel
Orientazione: 266,020 gradi
Raggio del campo: 0,497 gradi
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
NGC 7635 (nota talvolta come Nebulosa Bolla) è una nebulosa diffusa visibile nella costellazione di Cassiopea, verso il confine con Cefeo.
Si tratta di una regione HII, al cui vertice meridionale è presente una struttura vuota, causata dalla pressione della radiazione di una stella centrale di colore blu (classe spettrale O), SAO 20575, di nona magnitudine, il cui vento stellare raggiunge i 2000 km/s;[1] si tratta di una Gigante blu, la quale è anche responsabile della ionizzazione della nebulosa, che emette luce propria. La sua distanza dal Sole è stimata sugli 11 000 anni-luce.
Telescopio o obiettivo di acquisizione:SkyWatcher ED100
Camera di acquisizione:Canon 1100D Baader
Montatura:SkyWatcher EQ6 PRO Synscan
Telescopio o obiettivio di guida:Vixen 80M
Camera di guida:Q5L-II-M
Software:PixInsight, Adobe Photoshop CC 2019, MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Filtro:Astronomik Clip CLS CCD
Risoluzione: 2520x1692
Date:09 Ottobre 2018
Pose: 20x300" ISO800 4C bin 1x1
Integrazione: 1.7 ore
Dark: ~20
Flat: ~20
Bias: ~20
Giorno lunare medio: 0.38 giorni
Fase lunare media: 0.16%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Astrometry.net job: 2559119
Centro AR: 350,193 gradi
Centro DEC: 61,177 gradi
Campionamento: 1,179 arcsec/pixel
Orientazione: 266,020 gradi
Raggio del campo: 0,497 gradi
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
NGC 7635 (nota talvolta come Nebulosa Bolla) è una nebulosa diffusa visibile nella costellazione di Cassiopea, verso il confine con Cefeo.
Si tratta di una regione HII, al cui vertice meridionale è presente una struttura vuota, causata dalla pressione della radiazione di una stella centrale di colore blu (classe spettrale O), SAO 20575, di nona magnitudine, il cui vento stellare raggiunge i 2000 km/s;[1] si tratta di una Gigante blu, la quale è anche responsabile della ionizzazione della nebulosa, che emette luce propria. La sua distanza dal Sole è stimata sugli 11 000 anni-luce.
NGC 2237 Rosetta
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopio o obiettivo di acquisizione:SkyWatcher ED100
Camera di acquisizione:Canon 1100D Baader
Montatura:SkyWatcher HEQ5 goto synscan
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Q5L-II-M
Riduttore di focale:Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software:PHD2 Guiding 2.62, PixInsight, BackyardEOS
Filtro:Astronomik Clip CLS CCD
Risoluzione: 1855x1420
Date:03 Marzo 2017
Pose: 22x360" ISO400 -2C bin 1x1
Integrazione: 2.2 ore
Dark: ~15
Flat: ~15
Bias: ~15
Giorno lunare medio: 5.24 giorni
Fase lunare media: 27.98%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Astrometry.net job: 2559133
Centro AR: 97,858 gradi
Centro DEC: 5,026 gradi
Campionamento: 2,710 arcsec/pixel
Orientazione: 8,283 gradi
Raggio del campo: 0,879 gradi
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
La Nebulosa Rosetta (nota anche con le sigle di catalogo NGC 2237 e C 49) è un'ampia regione H II di forma rozzamente circolare situata ai confini di una nebulosa molecolare gigante, nella costellazione dell'Unicorno.
La nebulosa ha un diametro angolare di 1,3° e si trova a una distanza di 1600 parsec (circa 5200 anni luce)[2] dal sistema solare; ha una dimensione approssimativa di 100 anni luce.
Al centro della Nebulosa Rosetta si trova un brillante ammasso aperto, noto come NGC 2244; le stelle blu dell'ammasso, facenti parte dell'associazione OB nota come Monoceros OB2, emettono radiazione ultravioletta, che eccita il gas della nebulosa portandolo ad emettere luce rossa. Si pensa che il vento stellare del gruppo di stelle O e B eserciti pressione sulla nube interstellare causando una compressione, seguita dalla formazione di stelle; nella regione infatti sono stati osservati molti globuli di Bok, ritenuti sede di formazione stellare.
Telescopio o obiettivo di acquisizione:SkyWatcher ED100
Camera di acquisizione:Canon 1100D Baader
Montatura:SkyWatcher HEQ5 goto synscan
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Q5L-II-M
Riduttore di focale:Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software:PHD2 Guiding 2.62, PixInsight, BackyardEOS
Filtro:Astronomik Clip CLS CCD
Risoluzione: 1855x1420
Date:03 Marzo 2017
Pose: 22x360" ISO400 -2C bin 1x1
Integrazione: 2.2 ore
Dark: ~15
Flat: ~15
Bias: ~15
Giorno lunare medio: 5.24 giorni
Fase lunare media: 27.98%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Astrometry.net job: 2559133
Centro AR: 97,858 gradi
Centro DEC: 5,026 gradi
Campionamento: 2,710 arcsec/pixel
Orientazione: 8,283 gradi
Raggio del campo: 0,879 gradi
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
La Nebulosa Rosetta (nota anche con le sigle di catalogo NGC 2237 e C 49) è un'ampia regione H II di forma rozzamente circolare situata ai confini di una nebulosa molecolare gigante, nella costellazione dell'Unicorno.
La nebulosa ha un diametro angolare di 1,3° e si trova a una distanza di 1600 parsec (circa 5200 anni luce)[2] dal sistema solare; ha una dimensione approssimativa di 100 anni luce.
Al centro della Nebulosa Rosetta si trova un brillante ammasso aperto, noto come NGC 2244; le stelle blu dell'ammasso, facenti parte dell'associazione OB nota come Monoceros OB2, emettono radiazione ultravioletta, che eccita il gas della nebulosa portandolo ad emettere luce rossa. Si pensa che il vento stellare del gruppo di stelle O e B eserciti pressione sulla nube interstellare causando una compressione, seguita dalla formazione di stelle; nella regione infatti sono stati osservati molti globuli di Bok, ritenuti sede di formazione stellare.
M42 Nebulosa di Orione
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopio o obiettivo di acquisizione:SkyWatcher ED100
Camera di acquisizione:Canon 1100D Baader
Montatura:SkyWatcher HEQ5 goto synscan
Riduttore di focale:Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software:PHD2 Guiding 2.62, PixInsight, BackyardEOS
Filtro:Astronomik Clip CLS CCD
Risoluzione: 1818x1252
Date:29 Novembre 2016
Pose: 34x30" ISO800 -2C bin 1x1
Integrazione: 0.3 ore
Dark: ~20
Flat: ~20
Bias: ~20
Giorno lunare medio: 29.51 giorni
Fase lunare media: 0.00%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Astrometry.net job: 2559147
Centro AR: 83,741 gradi
Centro DEC: -5,264 gradi
Campionamento: 2,365 arcsec/pixel
Orientazione: 267,794 gradi
Raggio del campo: 0,725 gradi
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
La Nebulosa di Orione (nota anche come Messier 42 o M 42, NGC 1976) è una delle nebulose diffuse più brillanti del cielo notturno. Chiaramente riconoscibile ad occhio nudo come un oggetto di natura non stellare, è posta a sud del famoso asterismo della Cintura di Orione, al centro della cosiddetta Spada di Orione, nell'omonima costellazione.
Posta ad una distanza di circa 1 270 a.l. dalla Terra, si estende per circa 24 anni luce ed è la regione di formazione stellare più vicina al Sistema solare. Vecchie pubblicazioni si riferiscono a questa nebulosa col nome di Grande Nebulosa, mentre più anticamente i testi astrologici riportavano lo stesso nome della stella Eta Orionis, Ensis (la spada), che però si trova in un'altra parte della costellazione. Si tratta di uno degli oggetti più fotografati e studiati della volta celeste, ed è sotto costante controllo a causa dei fenomeni celesti che hanno luogo al suo interno; gli astronomi hanno scoperto nelle sue regioni più interne dischi protoplanetari, nane brune e intensi movimenti di gas e polveri.
La Nebulosa di Orione contiene al suo interno un ammasso aperto molto giovane, noto come Trapezio. Le osservazioni con i più potenti telescopi (specialmente il Telescopio spaziale Hubble) hanno rivelato molte stelle circondate da anelli di polveri, probabilmente il primo stadio della formazione di un sistema planetario.
La nebulosa è stata riconosciuta come tale nel 1610 da un avvocato francese, Nicolas-Claude Fabri de Peiresc (1580-1637), anche se, date le dimensioni e la luminosità, era certamente conosciuta anche in epoche preistoriche. Tolomeo la identificava come una stella della spada di Orione, di magnitudine 3.
Telescopio o obiettivo di acquisizione:SkyWatcher ED100
Camera di acquisizione:Canon 1100D Baader
Montatura:SkyWatcher HEQ5 goto synscan
Riduttore di focale:Skywatcher 0.85x Focal Reducer/Corrector for the ED80
Software:PHD2 Guiding 2.62, PixInsight, BackyardEOS
Filtro:Astronomik Clip CLS CCD
Risoluzione: 1818x1252
Date:29 Novembre 2016
Pose: 34x30" ISO800 -2C bin 1x1
Integrazione: 0.3 ore
Dark: ~20
Flat: ~20
Bias: ~20
Giorno lunare medio: 29.51 giorni
Fase lunare media: 0.00%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 5.00
Astrometry.net job: 2559147
Centro AR: 83,741 gradi
Centro DEC: -5,264 gradi
Campionamento: 2,365 arcsec/pixel
Orientazione: 267,794 gradi
Raggio del campo: 0,725 gradi
Luoghi: casa, Pisa, Italia
Origine dei dati: Giardino
La Nebulosa di Orione (nota anche come Messier 42 o M 42, NGC 1976) è una delle nebulose diffuse più brillanti del cielo notturno. Chiaramente riconoscibile ad occhio nudo come un oggetto di natura non stellare, è posta a sud del famoso asterismo della Cintura di Orione, al centro della cosiddetta Spada di Orione, nell'omonima costellazione.
Posta ad una distanza di circa 1 270 a.l. dalla Terra, si estende per circa 24 anni luce ed è la regione di formazione stellare più vicina al Sistema solare. Vecchie pubblicazioni si riferiscono a questa nebulosa col nome di Grande Nebulosa, mentre più anticamente i testi astrologici riportavano lo stesso nome della stella Eta Orionis, Ensis (la spada), che però si trova in un'altra parte della costellazione. Si tratta di uno degli oggetti più fotografati e studiati della volta celeste, ed è sotto costante controllo a causa dei fenomeni celesti che hanno luogo al suo interno; gli astronomi hanno scoperto nelle sue regioni più interne dischi protoplanetari, nane brune e intensi movimenti di gas e polveri.
La Nebulosa di Orione contiene al suo interno un ammasso aperto molto giovane, noto come Trapezio. Le osservazioni con i più potenti telescopi (specialmente il Telescopio spaziale Hubble) hanno rivelato molte stelle circondate da anelli di polveri, probabilmente il primo stadio della formazione di un sistema planetario.
La nebulosa è stata riconosciuta come tale nel 1610 da un avvocato francese, Nicolas-Claude Fabri de Peiresc (1580-1637), anche se, date le dimensioni e la luminosità, era certamente conosciuta anche in epoche preistoriche. Tolomeo la identificava come una stella della spada di Orione, di magnitudine 3.
Ngc2024 Fiamma, Barnard 33 Testa di Cavallo
NGC2024
La principale fonte ionizzatrice dei gas sarebbe una stella blu di sequenza principale di classe spettrale O8, catalogata come IRS2b; una seconda sorgente, nota come IRS2, contribuirebbe notevolmente nel fenomeno della ionizzazione. Entrambe le stelle mostrano un eccesso di radiazione infrarossa, e in particolare IRS2 appare anche associata ad una sorgente di onde radio ultracompatta, G206.543-16.347, dalla natura sconosciuta; l'eccesso di radiazione infrarossa fa pensare che IRS2 sia una stella di classe spettrale B circondata da un denso disco di accrescimento. Queste ed altre sorgenti sono state identificate già a partire dagli anni ottanta: fra queste vi sono IRS1, IRS4 e IRS5, ritenute anch'esse partecipanti alla ionizzazione, assieme a IRS3, la quale consiste non di una singola sorgente ma di un sistema multiplo di stelle.
Analizzando ai raggi X la banda oscura sono state scoperte alcune sorgenti di raggi X dalla luminosità e caratteristiche paragonabili a quelle delle giovani stelle T tauri: le regioni centrali della nube pertanto sembra che possano ospitare delle stelle di questo tipo. La temperatura del plasma della regione sembra inoltre essere più elevata rispetto a quanto osservato in regioni simili; ciò è indice del fatto che le stelle T Tauri generatrici di calore possiedono una temperatura molto elevata, più simile a quella delle giovani protostelle osservate nella regione della Nebulosa di Orione, piuttosto che delle regioni di formazione stellare di piccola massa.
Testa di Cavallo
È parte di un turbine di gas e polveri, sagomato come la testa di un cavallo, da qui il nome. È una delle nebulose maggiormente riconoscibili e note del cielo, anche se è difficile poterla osservare visualmente: la sua forma caratteristica si può individuare solo attraverso le fotografie dell'area. La prima foto della nebulosa risale al 1888, presa presso l'Harvard College Observatory.
È talvolta confusa con IC 434, che è in realtà la nebulosa a emissione alle sue spalle, di colore rosso, originato prevalentemente da idrogeno ionizzato dalla vicina e brillante Sigma Orionis. L'oscurità della nebulosa è principalmente causata da polvere densa, anche se la parte più bassa del "collo" getta un'ombra sulla sinistra. I flussi di gas che lasciano la nebulosa sono incanalati da un forte campo magnetico. Le macchie brillanti alla base della nebulosa sono giovani stelle in formazione. La luce della nebulosa Testa di Cavallo impiega circa 1500 anni per raggiungere la Terra
La principale fonte ionizzatrice dei gas sarebbe una stella blu di sequenza principale di classe spettrale O8, catalogata come IRS2b; una seconda sorgente, nota come IRS2, contribuirebbe notevolmente nel fenomeno della ionizzazione. Entrambe le stelle mostrano un eccesso di radiazione infrarossa, e in particolare IRS2 appare anche associata ad una sorgente di onde radio ultracompatta, G206.543-16.347, dalla natura sconosciuta; l'eccesso di radiazione infrarossa fa pensare che IRS2 sia una stella di classe spettrale B circondata da un denso disco di accrescimento. Queste ed altre sorgenti sono state identificate già a partire dagli anni ottanta: fra queste vi sono IRS1, IRS4 e IRS5, ritenute anch'esse partecipanti alla ionizzazione, assieme a IRS3, la quale consiste non di una singola sorgente ma di un sistema multiplo di stelle.
Analizzando ai raggi X la banda oscura sono state scoperte alcune sorgenti di raggi X dalla luminosità e caratteristiche paragonabili a quelle delle giovani stelle T tauri: le regioni centrali della nube pertanto sembra che possano ospitare delle stelle di questo tipo. La temperatura del plasma della regione sembra inoltre essere più elevata rispetto a quanto osservato in regioni simili; ciò è indice del fatto che le stelle T Tauri generatrici di calore possiedono una temperatura molto elevata, più simile a quella delle giovani protostelle osservate nella regione della Nebulosa di Orione, piuttosto che delle regioni di formazione stellare di piccola massa.
Testa di Cavallo
È parte di un turbine di gas e polveri, sagomato come la testa di un cavallo, da qui il nome. È una delle nebulose maggiormente riconoscibili e note del cielo, anche se è difficile poterla osservare visualmente: la sua forma caratteristica si può individuare solo attraverso le fotografie dell'area. La prima foto della nebulosa risale al 1888, presa presso l'Harvard College Observatory.
È talvolta confusa con IC 434, che è in realtà la nebulosa a emissione alle sue spalle, di colore rosso, originato prevalentemente da idrogeno ionizzato dalla vicina e brillante Sigma Orionis. L'oscurità della nebulosa è principalmente causata da polvere densa, anche se la parte più bassa del "collo" getta un'ombra sulla sinistra. I flussi di gas che lasciano la nebulosa sono incanalati da un forte campo magnetico. Le macchie brillanti alla base della nebulosa sono giovani stelle in formazione. La luce della nebulosa Testa di Cavallo impiega circa 1500 anni per raggiungere la Terra
IC410 Girino
Il sistema nebuloso di IC 410 è stato analizzato in diversi studi a causa della sua struttura, che rappresenta un buon esempio di regione di formazione stellare di stelle di grande massa. Le stime sulla sua distanza sono state tuttavia molto contrastanti, similmente a quanto è accaduto con la determinazione delle associazioni OB dell'Auriga; studi basati sulla determinazione delle emissioni CO hanno fornito un valore di distanza attorno ai 3200 parsec (circa 10400 anni luce), mentre altri studi fotometrici hanno reso una distanza di 4800 parsec (15650 anni luce). Gli studi più recenti, basati sempre sulla fotometria e sulla spettroscopia, tendono a portare la distanza del sistema nebuloso a circa 6000 parsec (oltre 19500 anni luce); di conseguenza, anche alla luce di quanto scoperto sulle associazioni OB dell'Auriga, diventa evidente il legame con la più remota delle associazioni osservate in questa direzione, il secondo sottogruppo di Auriga OB2 in corrispondenza del Braccio del Cigno, di cui l'ammasso NGC 1893 costituisce il centro.
Le dimensioni reali di IC 410, considerata una distanza così elevata, assumono proporzioni notevoli, dell'ordine del centinaio di parsec. Al suo centro presenta una sorta di cavità in cui si trova l'ammasso aperto NGC 1893, le cui stelle sono responsabili della ionizzazione dei suoi gas. NGC 1893 è formato da numerose stelle giovani disperse, oscurate da alcune dense nubi molecolari; le cinque stelle dominanti sono di classe spettrale O, due delle quali, HD 242908 e LS V +33°16, sono di classe O5V e hanno un'età inferiore ai tre milioni di anni. In totale sono state individuate una cinquantina di giovani stelle massicce, delle quali 37 sono di classe spettrale B e 4 di classe A; alcune di queste presentano forti linee di emissione con caratteristiche tali da poter essere considerate stelle PMS.
Le dimensioni reali di IC 410, considerata una distanza così elevata, assumono proporzioni notevoli, dell'ordine del centinaio di parsec. Al suo centro presenta una sorta di cavità in cui si trova l'ammasso aperto NGC 1893, le cui stelle sono responsabili della ionizzazione dei suoi gas. NGC 1893 è formato da numerose stelle giovani disperse, oscurate da alcune dense nubi molecolari; le cinque stelle dominanti sono di classe spettrale O, due delle quali, HD 242908 e LS V +33°16, sono di classe O5V e hanno un'età inferiore ai tre milioni di anni. In totale sono state individuate una cinquantina di giovani stelle massicce, delle quali 37 sono di classe spettrale B e 4 di classe A; alcune di queste presentano forti linee di emissione con caratteristiche tali da poter essere considerate stelle PMS.
NGC7380
NGC 7380 è un giovane ammasso aperto situato sul Braccio di Perseo alla distanza di 3537 parsec (11530 anni luce), in corrispondenza di un'estesa associazione OB nota come Cepheus OB1; appare associato alla grande regione H II Sh2-142, avente una massa di circa 4000 M⊙. Fra le componenti dell'ammasso spicca la binaria a eclisse DH Cephei, che è la principale responsabile della ionizzazione della nebulosa; questa coppia è composta da due stelle di classe spettrale O6, due fra le stelle più massicce del sistema.
L'ammasso contiene numerose stelle massicce, racchiuse in un diametro di circa 6 parsec; il corpo principale ha una forma allungata, cui si connette una sorta di coda di stelle: quest'aspetto particolare potrebbe essere dovuto in parte al residuo della nube molecolare originaria da cui l'ammasso si è formato.
L'ammasso contiene numerose stelle massicce, racchiuse in un diametro di circa 6 parsec; il corpo principale ha una forma allungata, cui si connette una sorta di coda di stelle: quest'aspetto particolare potrebbe essere dovuto in parte al residuo della nube molecolare originaria da cui l'ammasso si è formato.
IC5146 Bozzolo
IC 5146 è un ammasso aperto legato ad una nebulosa diffusa visibile nella costellazione del Cigno.
Si individua 3,5 gradi ad est di M39, nella parte settentrionale della costellazione; è invisibile con un binocolo, occorre un telescopio di 150mm per apprezzare l'oggetto minimamente. È un piccolo ammasso circondato da una nebulosa molto raccolta (a forma di Bozzolo), connessa a sua volta ad un sistema di nebulosità oscure, conosciute con la sigla B 168, che si estende per circa 2 gradi in direzione di M39, evidentissima anche con piccoli strumenti in quanto oscura un ricco campo stellare. La stella principale dell'ammasso ha magnitudine 9,74 (probabilmente però appare solo in "sovraimpressione", perché la sua distanza sarebbe inferiore a quella dell'ammasso). Quest'insieme di nebulose avrebbero una distanza dal Sole pari a circa 3300 anni-luce.
Si individua 3,5 gradi ad est di M39, nella parte settentrionale della costellazione; è invisibile con un binocolo, occorre un telescopio di 150mm per apprezzare l'oggetto minimamente. È un piccolo ammasso circondato da una nebulosa molto raccolta (a forma di Bozzolo), connessa a sua volta ad un sistema di nebulosità oscure, conosciute con la sigla B 168, che si estende per circa 2 gradi in direzione di M39, evidentissima anche con piccoli strumenti in quanto oscura un ricco campo stellare. La stella principale dell'ammasso ha magnitudine 9,74 (probabilmente però appare solo in "sovraimpressione", perché la sua distanza sarebbe inferiore a quella dell'ammasso). Quest'insieme di nebulose avrebbero una distanza dal Sole pari a circa 3300 anni-luce.
NGC7023 Iride
NGC 7023 (talvolta nota come Nebulosa Iride o con la sigla C 4) è una nebulosa diffusa visibile nella costellazione boreale di Cefeo. Fu scoperta da William Herschel nel 1794.
Questa piccola nebulosa si individua circa 3,5° a sud-ovest della stella β Cephei (Alfirk) una particolare stella doppia e variabile; la nebulosa circonda una stella di magnitudine 7,7, quest'ultima facilmente rintracciabile con un binocolo. Anche la nebulosa in sé può essere visibile con un potente binocolo, se le condizioni di osservazione sono ottimali. Un telescopio di medie dimensioni è già in grado di rivelare alcuni particolari della nebulosa, come una sorta di barra centrale che si estende da nord a sud.
NGC 7023 ha una declinazione fortemente boreale, pertanto si presenta circumpolare da gran parte dell'emisfero nord; sebbene il periodo in cui raggiunge la sua massima altezza nel cielo serale si compreso fra i mesi di agosto e novembre, resta visibile per tutte le notti dell'anno fino alle latitudini subtropicali boreali. Dall'emisfero sud, al contrario, la sua visibilità è limitata alle regioni comprese fra l'equatore e il Tropico del Capricorno
Questa piccola nebulosa si individua circa 3,5° a sud-ovest della stella β Cephei (Alfirk) una particolare stella doppia e variabile; la nebulosa circonda una stella di magnitudine 7,7, quest'ultima facilmente rintracciabile con un binocolo. Anche la nebulosa in sé può essere visibile con un potente binocolo, se le condizioni di osservazione sono ottimali. Un telescopio di medie dimensioni è già in grado di rivelare alcuni particolari della nebulosa, come una sorta di barra centrale che si estende da nord a sud.
NGC 7023 ha una declinazione fortemente boreale, pertanto si presenta circumpolare da gran parte dell'emisfero nord; sebbene il periodo in cui raggiunge la sua massima altezza nel cielo serale si compreso fra i mesi di agosto e novembre, resta visibile per tutte le notti dell'anno fino alle latitudini subtropicali boreali. Dall'emisfero sud, al contrario, la sua visibilità è limitata alle regioni comprese fra l'equatore e il Tropico del Capricorno
bottom of page