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Orciatico
A circa 50 km da Pisa si trova Orciatico dove sorge l'Astronomical Centre di cui gli atrofili fanno parte. Il sito scelto per il profondo cielo si trova a 500 mt s.l.m e lo si raggiunge dopo aver percorso uno sterrato di 1km. Il luogo di osservazione è il pendio di una collina che volge verso Volterra. L'inquinamento luminoso della città è limitato ad Est quindi non crea grossi problemi per l'osservazione della volta celeste. E' possibile anche usare le prese di corrente.
Strumentazione: Cupola 3M, Montatura Celestron CGEM-DX con TDM, Tubo Vixen 115S con CCD QHY8L, Tele guida Orion 400mm con CCD Lodestar X2,
NGC7380
NGC 7380 è un giovane ammasso aperto visibile nella costellazione di Cefeo.
NGC 7380 è un giovane ammasso aperto situato sul Braccio di Perseo alla distanza di 3537 parsec (11530 anni luce), in corrispondenza di un'estesa associazione OB nota come Cepheus OB1; appare associato alla grande regione H II Sh2-142, avente una massa di circa 4000 M⊙. Fra le componenti dell'ammasso spicca la binaria a eclisse DH Cephei, che è la principale responsabile della ionizzazione della nebulosa; questa coppia è composta da due stelle di classe spettrale O6, due fra le stelle più massicce del sistema.
L'ammasso contiene numerose stelle massicce, racchiuse in un diametro di circa 6 parsec; il corpo principale ha una forma allungata, cui si connette una sorta di coda di stelle: quest'aspetto particolare potrebbe essere dovuto in parte al residuo della nube molecolare originaria da cui l'ammasso si è formato.
Telescopi O Obiettivi Di Acquisizione
Vixen ed115s
Camere Di Acquisizione
QHY163M
Montature
Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Filtri
Baader 36mm B Blu · Baader 36mm G Verde · Baader 36mm R Rosso · Baader 36mm L Luminansa
Accessori
TDM
Software
Adobe Photoshop CC 2019 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Date:
09 Agosto 2021 · 10 Agosto 2021 · 11 Agosto 2021 · 14 Agosto 2021 · 15 Agosto 2021
Pose:
Baader 36mm B Blu: 23x300" (1h 55') (gain: 178.00) -15°C bin 1x1
Baader 36mm G Verde: 24x300" (2h) (gain: 178.00) -15°C bin 1x1
Baader 36mm L Luminansa: 90x300" (7h 30') (gain: 178.00) -15°C bin 1x1
Baader 36mm R Rosso: 24x300" (2h) (gain: 178.00) -15°C bin 1x1
Integrazione:
13h 25'
Dark:
30
Flat:
30
Bias:
30
Giorno lunare medio:
3.85 giorni
Fase lunare media:
20.08%
Scala del Cielo Scuro Bortle:
3.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 5394285
Centro AR: 22h47m29s.3
Centro DEC: +58°02′20″
Campionamento: 0,437 arcsec/pixel
Orientazione: 23,643 gradi
Raggio del campo: 0,613 gradi
NGC 7380 è un giovane ammasso aperto situato sul Braccio di Perseo alla distanza di 3537 parsec (11530 anni luce), in corrispondenza di un'estesa associazione OB nota come Cepheus OB1; appare associato alla grande regione H II Sh2-142, avente una massa di circa 4000 M⊙. Fra le componenti dell'ammasso spicca la binaria a eclisse DH Cephei, che è la principale responsabile della ionizzazione della nebulosa; questa coppia è composta da due stelle di classe spettrale O6, due fra le stelle più massicce del sistema.
L'ammasso contiene numerose stelle massicce, racchiuse in un diametro di circa 6 parsec; il corpo principale ha una forma allungata, cui si connette una sorta di coda di stelle: quest'aspetto particolare potrebbe essere dovuto in parte al residuo della nube molecolare originaria da cui l'ammasso si è formato.
Telescopi O Obiettivi Di Acquisizione
Vixen ed115s
Camere Di Acquisizione
QHY163M
Montature
Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Filtri
Baader 36mm B Blu · Baader 36mm G Verde · Baader 36mm R Rosso · Baader 36mm L Luminansa
Accessori
TDM
Software
Adobe Photoshop CC 2019 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Date:
09 Agosto 2021 · 10 Agosto 2021 · 11 Agosto 2021 · 14 Agosto 2021 · 15 Agosto 2021
Pose:
Baader 36mm B Blu: 23x300" (1h 55') (gain: 178.00) -15°C bin 1x1
Baader 36mm G Verde: 24x300" (2h) (gain: 178.00) -15°C bin 1x1
Baader 36mm L Luminansa: 90x300" (7h 30') (gain: 178.00) -15°C bin 1x1
Baader 36mm R Rosso: 24x300" (2h) (gain: 178.00) -15°C bin 1x1
Integrazione:
13h 25'
Dark:
30
Flat:
30
Bias:
30
Giorno lunare medio:
3.85 giorni
Fase lunare media:
20.08%
Scala del Cielo Scuro Bortle:
3.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 5394285
Centro AR: 22h47m29s.3
Centro DEC: +58°02′20″
Campionamento: 0,437 arcsec/pixel
Orientazione: 23,643 gradi
Raggio del campo: 0,613 gradi
NGC7535 Nebulosa Bolla
Si tratta di una regione HII, al cui vertice meridionale è presente una struttura vuota, causata dalla pressione della radiazione di una stella centrale di colore blu (classe spettrale O), SAO 20575, di nona magnitudine, il cui vento stellare raggiunge i 2000 km/s; si tratta di una Gigante blu, la quale è anche responsabile della ionizzazione della nebulosa, che emette luce propria. La sua distanza dal Sole è stimata sugli 11 000 anni-luce.
Scheda Tecnica:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Vixen ed115s
Camere di acquisizione: QHY8L Color QHY8L
Montature: Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopi o obiettivi di guida: ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camere di guida: Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttori di focale: Vixen SD Flattner HD Kit
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Date:07 Novembre 2020 , 08 Novembre 2020 , 09 Novembre 2020 , 10 Novembre 2020 , 12 Novembre 2020 , 13 Novembre 2020 , 14 Novembre 2020
Pose: 193x420" (22h 31') (gain: 125.00) -28C bin 1x1
Integrazione: 22h 31'
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 24.72 giorni
Fase lunare media: 28.14%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4029037
Centro AR: 23h 20' 26"
Centro DEC: +61° 6' 43"
Campionamento: 0,881 arcsec/pixel
Orientazione: 203,625 gradi
Raggio del campo: 0,779 gradi
Scheda Tecnica:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Vixen ed115s
Camere di acquisizione: QHY8L Color QHY8L
Montature: Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopi o obiettivi di guida: ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camere di guida: Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttori di focale: Vixen SD Flattner HD Kit
Software: Adobe Photoshop CC 2019 · PHD2 Guiding 2.62 · NINA - Nighttime Imaging ‘N’ Astronomy · PixInsight
Date:07 Novembre 2020 , 08 Novembre 2020 , 09 Novembre 2020 , 10 Novembre 2020 , 12 Novembre 2020 , 13 Novembre 2020 , 14 Novembre 2020
Pose: 193x420" (22h 31') (gain: 125.00) -28C bin 1x1
Integrazione: 22h 31'
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 24.72 giorni
Fase lunare media: 28.14%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4029037
Centro AR: 23h 20' 26"
Centro DEC: +61° 6' 43"
Campionamento: 0,881 arcsec/pixel
Orientazione: 203,625 gradi
Raggio del campo: 0,779 gradi
M3
M3 si trova relativamente lontano da stelle cospicue: la più vicina è β Comae Berenices,
di magnitudine 4 circa, che si trova a circa 7° ad Ovest di quest'ammasso globulare;
un aiuto può essere fornito anche da Arturo, la brillantissima stella arancione visibile più a sud.
M3 è sicuramente uno degli oggetti più facili da osservare con uno strumento amatoriale:
in condizioni di seeing veramente eccezionali è visibile persino ad occhio nudo,
mentre con un binocolo l'ammasso è localizzabile con facilità e appare come un punto bianco e diffuso.
Già con un telescopio da 100mm di apertura appare come un oggetto di 10' di diametro,
mentre uno da 200mm può già risolverlo in centinaia di piccolissime stelle.
Scheda tecnica
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:Pleaides Astrophoto Orion+ , PixInsight , MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Date:25 Luglio 2019
Pose: 16x300" (gain: 119.00) -28C bin 1x1
Integrazione: 1.3 ore
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 22.56 giorni
Fase lunare media: 45.60%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Basic astrometry details
Astrometry.net job: 3423091
Centro AR: 13h 41' 54"
Centro DEC: +28° 23' 20"
Campionamento: 1,763 arcsec/pixel
Orientazione: 21,845 gradi
Raggio del campo: 0,570 gradi
Risoluzione: 1956x1260
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
di magnitudine 4 circa, che si trova a circa 7° ad Ovest di quest'ammasso globulare;
un aiuto può essere fornito anche da Arturo, la brillantissima stella arancione visibile più a sud.
M3 è sicuramente uno degli oggetti più facili da osservare con uno strumento amatoriale:
in condizioni di seeing veramente eccezionali è visibile persino ad occhio nudo,
mentre con un binocolo l'ammasso è localizzabile con facilità e appare come un punto bianco e diffuso.
Già con un telescopio da 100mm di apertura appare come un oggetto di 10' di diametro,
mentre uno da 200mm può già risolverlo in centinaia di piccolissime stelle.
Scheda tecnica
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:Pleaides Astrophoto Orion+ , PixInsight , MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Date:25 Luglio 2019
Pose: 16x300" (gain: 119.00) -28C bin 1x1
Integrazione: 1.3 ore
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 22.56 giorni
Fase lunare media: 45.60%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Basic astrometry details
Astrometry.net job: 3423091
Centro AR: 13h 41' 54"
Centro DEC: +28° 23' 20"
Campionamento: 1,763 arcsec/pixel
Orientazione: 21,845 gradi
Raggio del campo: 0,570 gradi
Risoluzione: 1956x1260
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
M20 Trifida
La Nebulosa Trifida si individua con facilità anche con piccoli strumenti in nottate limpide; la sua posizione è facile da reperire,
trovandosi circa 8° a nord della stella γ Sagittarii (Al Nasl), che rappresenta la punta della freccia del Sagittario, e poco a nord della più brillante Nebulosa Laguna.
La regione che la ospita è ricchissima di stelle di fondo e il chiarore della Via Lattea è molto intenso, a causa della vicinanza del nucleo;
un binocolo 10x50 è in grado di mostrare diversi particolari: appare come una macchia circolare e opaca, circondata da diverse stelle.
Un telescopio da 120-140 mm consente di notare ulteriori particolari, come variazioni di intensità della luminosità, e anche diverse delle stelle associate,
fra le quali ne spicca una situata quasi in posizione centrale; con strumenti da 200 mm sono visibili un gran numero di dettagli secondari,
specialmente le bande oscure che hanno conferito il nome alla nebulosa.
Scheda tecnica
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:PixInsight , Adobe Photoshop CC 2019 , MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Date:28 Giugno 2019
Pose: 68x300" (gain: 119.00) -25C bin 1x1
Integrazione: 5.7 ore
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 25.03 giorni
Fase lunare media: 21.21%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Basic astrometry details
Astrometry.net job: 3399870
Risoluzione: 2751x1677
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
trovandosi circa 8° a nord della stella γ Sagittarii (Al Nasl), che rappresenta la punta della freccia del Sagittario, e poco a nord della più brillante Nebulosa Laguna.
La regione che la ospita è ricchissima di stelle di fondo e il chiarore della Via Lattea è molto intenso, a causa della vicinanza del nucleo;
un binocolo 10x50 è in grado di mostrare diversi particolari: appare come una macchia circolare e opaca, circondata da diverse stelle.
Un telescopio da 120-140 mm consente di notare ulteriori particolari, come variazioni di intensità della luminosità, e anche diverse delle stelle associate,
fra le quali ne spicca una situata quasi in posizione centrale; con strumenti da 200 mm sono visibili un gran numero di dettagli secondari,
specialmente le bande oscure che hanno conferito il nome alla nebulosa.
Scheda tecnica
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:PixInsight , Adobe Photoshop CC 2019 , MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Date:28 Giugno 2019
Pose: 68x300" (gain: 119.00) -25C bin 1x1
Integrazione: 5.7 ore
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 25.03 giorni
Fase lunare media: 21.21%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Basic astrometry details
Astrometry.net job: 3399870
Risoluzione: 2751x1677
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
IC5146 Cocoon Nebula
IC 5146, (noto anche come C 19), è un ammasso aperto legato ad una nebulosa diffusa visibile nella costellazione del Cigno.
Si individua 3,5 gradi ad est di M39, nella parte settentrionale della costellazione; è invisibile con un binocolo, occorre un telescopio di 150mm per apprezzare
l'oggetto minimamente. È un piccolo ammasso circondato da una nebulosa molto raccolta (a forma di Bozzolo), connessa a sua volta ad un sistema di nebulosità oscure,
conosciute con la sigla B 168, che si estende per circa 2 gradi in direzione di M39, evidentissima anche con piccoli strumenti in quanto oscura un ricco campo stellare.
La stella principale dell'ammasso ha magnitudine 9,74 (probabilmente però appare solo in "sovraimpressione", perché la sua distanza sarebbe inferiore a quella dell'ammasso).
Quest'insieme di nebulose avrebbero una distanza dal Sole pari a circa 3300 anni-luce.
Scheda tecnica
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:PixInsight , Adobe Photoshop CC 2019 , MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Date:06 Luglio 2019
Pose: 61x300" -25C bin 1x1
Integrazione: 5.1 ore
Dark: ~20
Flat: ~20
Bias: ~20
Giorno lunare medio: 4.16 giorni
Fase lunare media: 18.38%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Basic astrometry details
Astrometry.net job: 3264793
Centro AR: 21h 53' 33"
Centro DEC: +47° 22' 22"
Campionamento: 1,762 arcsec/pixel
Orientazione: 22,388 gradi
Raggio del campo: 0,737 gradi
Risoluzione: 2478x1710
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
Si individua 3,5 gradi ad est di M39, nella parte settentrionale della costellazione; è invisibile con un binocolo, occorre un telescopio di 150mm per apprezzare
l'oggetto minimamente. È un piccolo ammasso circondato da una nebulosa molto raccolta (a forma di Bozzolo), connessa a sua volta ad un sistema di nebulosità oscure,
conosciute con la sigla B 168, che si estende per circa 2 gradi in direzione di M39, evidentissima anche con piccoli strumenti in quanto oscura un ricco campo stellare.
La stella principale dell'ammasso ha magnitudine 9,74 (probabilmente però appare solo in "sovraimpressione", perché la sua distanza sarebbe inferiore a quella dell'ammasso).
Quest'insieme di nebulose avrebbero una distanza dal Sole pari a circa 3300 anni-luce.
Scheda tecnica
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:PixInsight , Adobe Photoshop CC 2019 , MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Date:06 Luglio 2019
Pose: 61x300" -25C bin 1x1
Integrazione: 5.1 ore
Dark: ~20
Flat: ~20
Bias: ~20
Giorno lunare medio: 4.16 giorni
Fase lunare media: 18.38%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Basic astrometry details
Astrometry.net job: 3264793
Centro AR: 21h 53' 33"
Centro DEC: +47° 22' 22"
Campionamento: 1,762 arcsec/pixel
Orientazione: 22,388 gradi
Raggio del campo: 0,737 gradi
Risoluzione: 2478x1710
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
NGC7023 Nebulosa Iride
NGC 7023 è una nebulosa a riflessione, ossia riflette la luce di alcune stelle vicine; probabilmente la stella principale responsabile della sua illuminazione è proprio la stellina di settima grandezza, catalogata come HD 200775, la quale si troverebbe avvolta dalla nebulosa, assieme ad altre stelle meno brillanti nate dalle sue polveri e che vanno a formare l'ammasso aperto. La nebulosa dista da noi circa probabilmente 1400 anni luce[3] e misura circa 6 al. Fa probabilmente parte del vasto Complesso nebuloso molecolare di Cefeo.
Scheda Tecnica:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Vixen ed115s
Camere di acquisizione: QHY8L Color QHY8L
Montature: Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopi o obiettivi di guida: ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camere di guida: Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttori di focale: Vixen SD Flattner HD Kit
Software: MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6 · Adobe Photoshop CC 2019 · PixInsight
Date:04 Ottobre 2019
Pose: 38x420" (4h 26') (gain: 119.00) -28C bin 1x1
Integrazione: 4h 26'
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 6.22 giorni
Fase lunare media: 37.79%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4877290
Centro AR: 21h 0' 49"
Centro DEC: +68° 7' 55"
Campionamento: 1,763 arcsec/pixel
Orientazione: 21,219 gradi
Raggio del campo: 0,873 gradi
Risoluzione: 2958x1992
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
Scheda Tecnica:
Telescopi o obiettivi di acquisizione: Vixen ed115s
Camere di acquisizione: QHY8L Color QHY8L
Montature: Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopi o obiettivi di guida: ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camere di guida: Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttori di focale: Vixen SD Flattner HD Kit
Software: MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6 · Adobe Photoshop CC 2019 · PixInsight
Date:04 Ottobre 2019
Pose: 38x420" (4h 26') (gain: 119.00) -28C bin 1x1
Integrazione: 4h 26'
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 6.22 giorni
Fase lunare media: 37.79%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Dettagli astrometrici di base
Astrometry.net job: 4877290
Centro AR: 21h 0' 49"
Centro DEC: +68° 7' 55"
Campionamento: 1,763 arcsec/pixel
Orientazione: 21,219 gradi
Raggio del campo: 0,873 gradi
Risoluzione: 2958x1992
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
M42 Nebulosa Orione
La Nebulosa di Orione (nota anche come Messier 42 o M 42, NGC 1976) è una delle nebulose diffuse più brillanti del cielo notturno.
Chiaramente riconoscibile ad occhio nudo come un oggetto di natura non stellare, è posta a sud del famoso asterismo della Cintura di Orione,
al centro della cosiddetta Spada di Orione, nell'omonima costellazione.
Posta ad una distanza di circa 1270 al dalla Terra, si estende per circa 24 anni luce ed è la regione di formazione stellare più vicina al Sistema solare.
Vecchie pubblicazioni si riferiscono a questa nebulosa col nome di Grande Nebulosa, mentre più anticamente i testi astrologici riportavano lo stesso nome della stella Eta Orionis,
Ensis (la spada), che però si trova in un'altra parte della costellazione. Si tratta di uno degli oggetti più fotografati e studiati della volta celeste,
ed è sotto costante controllo a causa dei fenomeni celesti che hanno luogo al suo interno; gli astronomi hanno scoperto nelle sue regioni più interne dischi protoplanetari,
nane brune e intensi movimenti di gas e polveri.
La Nebulosa di Orione contiene al suo interno un ammasso aperto molto giovane, noto come Trapezio. Le osservazioni con i più potenti telescopi
(specialmente il Telescopio spaziale Hubble) hanno rivelato molte stelle circondate da anelli di polveri, probabilmente il primo stadio della formazione di un sistema planetario.
La nebulosa è stata riconosciuta come tale nel 1610 da un avvocato francese, Nicolas-Claude Fabri de Peiresc (1580-1637), anche se, date le dimensioni e la luminosità,
era certamente conosciuta anche in epoche preistoriche. Tolomeo la identificava come una stella della spada di Orione, di magnitudine 3.
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:PixInsight , MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Date:19 Febbraio 2020 , 24 Febbraio 2020
Pose: 60x300" (gain: 119.00) -28C bin 1x1
Integrazione: 5.0 ore
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 13.23 giorni
Fase lunare media: 8.26%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Basic astrometry details
Astrometry.net job: 3299356
Centro AR: 5h 34' 45"
Centro DEC: -5° 25' 48"
Campionamento: 1,763 arcsec/pixel
Orientazione: 21,638 gradi
Raggio del campo: 0,852 gradi
Risoluzione: 2964x1821
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
Chiaramente riconoscibile ad occhio nudo come un oggetto di natura non stellare, è posta a sud del famoso asterismo della Cintura di Orione,
al centro della cosiddetta Spada di Orione, nell'omonima costellazione.
Posta ad una distanza di circa 1270 al dalla Terra, si estende per circa 24 anni luce ed è la regione di formazione stellare più vicina al Sistema solare.
Vecchie pubblicazioni si riferiscono a questa nebulosa col nome di Grande Nebulosa, mentre più anticamente i testi astrologici riportavano lo stesso nome della stella Eta Orionis,
Ensis (la spada), che però si trova in un'altra parte della costellazione. Si tratta di uno degli oggetti più fotografati e studiati della volta celeste,
ed è sotto costante controllo a causa dei fenomeni celesti che hanno luogo al suo interno; gli astronomi hanno scoperto nelle sue regioni più interne dischi protoplanetari,
nane brune e intensi movimenti di gas e polveri.
La Nebulosa di Orione contiene al suo interno un ammasso aperto molto giovane, noto come Trapezio. Le osservazioni con i più potenti telescopi
(specialmente il Telescopio spaziale Hubble) hanno rivelato molte stelle circondate da anelli di polveri, probabilmente il primo stadio della formazione di un sistema planetario.
La nebulosa è stata riconosciuta come tale nel 1610 da un avvocato francese, Nicolas-Claude Fabri de Peiresc (1580-1637), anche se, date le dimensioni e la luminosità,
era certamente conosciuta anche in epoche preistoriche. Tolomeo la identificava come una stella della spada di Orione, di magnitudine 3.
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:PixInsight , MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Date:19 Febbraio 2020 , 24 Febbraio 2020
Pose: 60x300" (gain: 119.00) -28C bin 1x1
Integrazione: 5.0 ore
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 13.23 giorni
Fase lunare media: 8.26%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Basic astrometry details
Astrometry.net job: 3299356
Centro AR: 5h 34' 45"
Centro DEC: -5° 25' 48"
Campionamento: 1,763 arcsec/pixel
Orientazione: 21,638 gradi
Raggio del campo: 0,852 gradi
Risoluzione: 2964x1821
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
IC405
IC 405 (nota anche come C 31) è una nebulosa diffusa visibile nella costellazione dell'Auriga.
Si tratta di una nebulosa sfuggente all'osservazione diretta, ma molto ben evidente nelle foto a lunga posa,
situata a 500 parsec (1630 anni luce) di distanza; nella sua direzione si osserva una stella azzurra di quinta magnitudine,
nota come AE Aurigae, una stella variabile ed enigmatica: si tratterebbe di una delle stelle cosiddette "fuggitive",
perché sono nate nella regione della Nebulosa di Orione circa 2,7 milioni di anni fa e da lì ne sono "scappate",
disperdendosi nella Via Lattea; tra queste vi è pure la μ Columbae. IC 405 brilla per la radiazione ricevuta da AE Aurigae,
che ionizza i suoi gas e le conferisce un colore rosso; le chiazze blu sono invece dovute alla riflessione della luce blu della stella sulle polveri oscure.
Scheda tecnica
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:PixInsight , MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Date:19 Febbraio 2020 , 21 Febbraio 2020 , 24 Febbraio 2020 , 26 Febbraio 2020 , 28 Febbraio 2020
Pose: 110x300" (gain: 119.00) -28C bin 1x1
Integrazione: 9.2 ore
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 12.19 giorni
Fase lunare media: 9.59%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Basic astrometry details
Astrometry.net job: 3286472
Centro AR: 5h 17' 3"
Centro DEC: +34° 20' 24"
Campionamento: 1,764 arcsec/pixel
Orientazione: 21,720 gradi
Raggio del campo: 0,686 gradi
Risoluzione: 2325x1560
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
Si tratta di una nebulosa sfuggente all'osservazione diretta, ma molto ben evidente nelle foto a lunga posa,
situata a 500 parsec (1630 anni luce) di distanza; nella sua direzione si osserva una stella azzurra di quinta magnitudine,
nota come AE Aurigae, una stella variabile ed enigmatica: si tratterebbe di una delle stelle cosiddette "fuggitive",
perché sono nate nella regione della Nebulosa di Orione circa 2,7 milioni di anni fa e da lì ne sono "scappate",
disperdendosi nella Via Lattea; tra queste vi è pure la μ Columbae. IC 405 brilla per la radiazione ricevuta da AE Aurigae,
che ionizza i suoi gas e le conferisce un colore rosso; le chiazze blu sono invece dovute alla riflessione della luce blu della stella sulle polveri oscure.
Scheda tecnica
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE Orion 80mm ShortTube
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:PixInsight , MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Date:19 Febbraio 2020 , 21 Febbraio 2020 , 24 Febbraio 2020 , 26 Febbraio 2020 , 28 Febbraio 2020
Pose: 110x300" (gain: 119.00) -28C bin 1x1
Integrazione: 9.2 ore
Dark: ~30
Flat: ~30
Bias: ~30
Giorno lunare medio: 12.19 giorni
Fase lunare media: 9.59%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Basic astrometry details
Astrometry.net job: 3286472
Centro AR: 5h 17' 3"
Centro DEC: +34° 20' 24"
Campionamento: 1,764 arcsec/pixel
Orientazione: 21,720 gradi
Raggio del campo: 0,686 gradi
Risoluzione: 2325x1560
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
NGC2174 Testa di Scimmia
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:PixInsight, Adobe Photoshop CC 2019, MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Risoluzione: 2421x1614
Date:28 Febbraio 2019
Pose: 67x300" (gain: 119.00) -30C bin 1x1
Integrazione: 5.6 ore
Dark: ~30
Flat: ~20
Bias: ~20
Giorno lunare medio: 24.01 giorni
Fase lunare media: 30.67%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Astrometry.net job: 2561560
Centro AR: 92,605 gradi
Centro DEC: 20,554 gradi
Campionamento: 1,788 arcsec/pixel
Orientazione: 201,180 gradi
Raggio del campo: 0,723 gradi
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
Sh2-252, nota talvolta anche col nome proprio Nebulosa Testa di Scimmia, è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione di Orione.
Si trova nella parte settentrionale della costellazione, al confine coi Gemelli. La sua declinazione non è particolarmente settentrionale e ciò fa sì che essa possa essere osservata agevolmente da entrambi gli emisferi celesti, sebbene gli osservatori dell'emisfero boreale siano leggermente più avvantaggiati; il periodo in cui raggiunge la più alta elevazione sull'orizzonte è compreso fra i mesi di novembre e marzo.
Sh2-252 è una grande regione H II estesa per circa 25' situata entro i confini della costellazione di Orione; talvolta viene anche identificata con la sigla NGC 2175, facendo riferimento ad un ammasso aperto che però potrebbe non esistere fisicamente, dato che le stelle visibili nella parte centro-meridionale della nebulosa apparterrebbero a dieci distinti agglomerati posti a distanze comprese fra 410 e 8100 parsec. In questa direzione si trova una stella blu catalogata come HD 42088, di magnitudine 7,55, che sarebbe una delle principali responsabili della ionizzazione dei gas della nebulosa; la sua posizione fisica sarebbe in una regione di intersezione fra due o forse tre nubi di idrogeno neutro atomico (H2). Oltre a questa stella ve ne sarebbero altre che concorrono alla ionizzazione, fra le quali spicca la nana bianco-azzurra LSV+20 16, di classe spettrale B1V, probabilmente una stella Be di Herbig.
All'interno della nebulosa sono note un gran numero di stelle giovani; fra queste vi sono sorgenti IRAS, fra cui spicca IRAS 06055+2039, che contiene un ammasso di stelle dall'età di appena 2-3 milioni di anni, profondamente immerso in una nube molecolare molto densa, la cui massa si aggira fra 7000 e 9000 masse solari. Sono inoltre note 5 sorgenti di onde radio, catalogate con le lettere dalla A alla E, di cui 4 sono sorgenti compatte (Sh2-252A, Sh2-252B, Sh2-252C ed Sh2-252E) e una (Sh2-252F) più dispersa e ionizzata dalla stella HD 42088; a queste si aggiunge una sorgente catalogata come Sh2-252D, ma che potrebbe corrispondere a un oggetto posto all'esterno della Via Lattea. Sh2-252E è associata a un ammasso contenente 21 stelle immerse nella regione più brillante della nebulosa Sh2-252, fra le quali spiccano due stelle di classe B e una di classe A. In aggiunta a questi oggetti, sono stati scoperti anche dei maser ad acqua e a OH.
Le misurazioni della distanza di questa nebulosa variano a seconda degli studi, e sono generalmente comprese fra i 2000 pc e i 2200 parsec; in entrambi i casi la regione viene a trovarsi all'interno del settore occupato dall'associazione Gemini OB1, un'estesa associazione OB situata
a circa 1500-2000 parsec.
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:PixInsight, Adobe Photoshop CC 2019, MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6
Risoluzione: 2421x1614
Date:28 Febbraio 2019
Pose: 67x300" (gain: 119.00) -30C bin 1x1
Integrazione: 5.6 ore
Dark: ~30
Flat: ~20
Bias: ~20
Giorno lunare medio: 24.01 giorni
Fase lunare media: 30.67%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Astrometry.net job: 2561560
Centro AR: 92,605 gradi
Centro DEC: 20,554 gradi
Campionamento: 1,788 arcsec/pixel
Orientazione: 201,180 gradi
Raggio del campo: 0,723 gradi
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
Sh2-252, nota talvolta anche col nome proprio Nebulosa Testa di Scimmia, è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione di Orione.
Si trova nella parte settentrionale della costellazione, al confine coi Gemelli. La sua declinazione non è particolarmente settentrionale e ciò fa sì che essa possa essere osservata agevolmente da entrambi gli emisferi celesti, sebbene gli osservatori dell'emisfero boreale siano leggermente più avvantaggiati; il periodo in cui raggiunge la più alta elevazione sull'orizzonte è compreso fra i mesi di novembre e marzo.
Sh2-252 è una grande regione H II estesa per circa 25' situata entro i confini della costellazione di Orione; talvolta viene anche identificata con la sigla NGC 2175, facendo riferimento ad un ammasso aperto che però potrebbe non esistere fisicamente, dato che le stelle visibili nella parte centro-meridionale della nebulosa apparterrebbero a dieci distinti agglomerati posti a distanze comprese fra 410 e 8100 parsec. In questa direzione si trova una stella blu catalogata come HD 42088, di magnitudine 7,55, che sarebbe una delle principali responsabili della ionizzazione dei gas della nebulosa; la sua posizione fisica sarebbe in una regione di intersezione fra due o forse tre nubi di idrogeno neutro atomico (H2). Oltre a questa stella ve ne sarebbero altre che concorrono alla ionizzazione, fra le quali spicca la nana bianco-azzurra LSV+20 16, di classe spettrale B1V, probabilmente una stella Be di Herbig.
All'interno della nebulosa sono note un gran numero di stelle giovani; fra queste vi sono sorgenti IRAS, fra cui spicca IRAS 06055+2039, che contiene un ammasso di stelle dall'età di appena 2-3 milioni di anni, profondamente immerso in una nube molecolare molto densa, la cui massa si aggira fra 7000 e 9000 masse solari. Sono inoltre note 5 sorgenti di onde radio, catalogate con le lettere dalla A alla E, di cui 4 sono sorgenti compatte (Sh2-252A, Sh2-252B, Sh2-252C ed Sh2-252E) e una (Sh2-252F) più dispersa e ionizzata dalla stella HD 42088; a queste si aggiunge una sorgente catalogata come Sh2-252D, ma che potrebbe corrispondere a un oggetto posto all'esterno della Via Lattea. Sh2-252E è associata a un ammasso contenente 21 stelle immerse nella regione più brillante della nebulosa Sh2-252, fra le quali spiccano due stelle di classe B e una di classe A. In aggiunta a questi oggetti, sono stati scoperti anche dei maser ad acqua e a OH.
Le misurazioni della distanza di questa nebulosa variano a seconda degli studi, e sono generalmente comprese fra i 2000 pc e i 2200 parsec; in entrambi i casi la regione viene a trovarsi all'interno del settore occupato dall'associazione Gemini OB1, un'estesa associazione OB situata
a circa 1500-2000 parsec.
NGC2403 Galassia
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L @-20°
Montatura:Celestron CGEM-DX
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:Adobe Photoshop CC 2019, MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6, PixInsight
Risoluzione: 2238x1509
Date: 23/24 Febbraio 2019
Pose: 181x300"
Integrazione: 15.1 ore
Giorno lunare medio: 20.16 giorni
Fase lunare media: 70.50%
Astrometry.net job: 2551292
Centro AR: 114,626 gradi
Centro DEC: 65,617 gradi
Campionamento: 1,788 arcsec/pixel
Orientazione: 198,690 gradi
Raggio del campo: 0,670 gradi
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
NGC 2403 (nota anche come C 7) è una grande galassia spirale visibile nella costellazione della Giraffa. Creduta all'inizio una delle galassie a noi più vicine (appena 8000 anni luce)[1], si scoprì in seguito la sua distanza reale, di 8 milioni di anni luce.
La galassia appartiene al Gruppo di galassie di M81, uno dei più vicini al nostro Gruppo Locale, i cui membri principali si trovano nell'Orsa Maggiore. Fu la prima galassia all'esterno del Gruppo Locale in cui furono identificate delle variabili Cefeidi la galassia è anche conosciuta per le supernovae apparse in essa: SN 1954J, 2002kg e SN 2004dj. Il suo nucleo è ricco di regioni HII, ossia aree di idrogeno ionizzato in cui avvengono fenomeni di formazione stellare, fenomeno abbastanza raro di norma nelle regioni centrali delle galassie.
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L @-20°
Montatura:Celestron CGEM-DX
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:Adobe Photoshop CC 2019, MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6, PixInsight
Risoluzione: 2238x1509
Date: 23/24 Febbraio 2019
Pose: 181x300"
Integrazione: 15.1 ore
Giorno lunare medio: 20.16 giorni
Fase lunare media: 70.50%
Astrometry.net job: 2551292
Centro AR: 114,626 gradi
Centro DEC: 65,617 gradi
Campionamento: 1,788 arcsec/pixel
Orientazione: 198,690 gradi
Raggio del campo: 0,670 gradi
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
NGC 2403 (nota anche come C 7) è una grande galassia spirale visibile nella costellazione della Giraffa. Creduta all'inizio una delle galassie a noi più vicine (appena 8000 anni luce)[1], si scoprì in seguito la sua distanza reale, di 8 milioni di anni luce.
La galassia appartiene al Gruppo di galassie di M81, uno dei più vicini al nostro Gruppo Locale, i cui membri principali si trovano nell'Orsa Maggiore. Fu la prima galassia all'esterno del Gruppo Locale in cui furono identificate delle variabili Cefeidi la galassia è anche conosciuta per le supernovae apparse in essa: SN 1954J, 2002kg e SN 2004dj. Il suo nucleo è ricco di regioni HII, ossia aree di idrogeno ionizzato in cui avvengono fenomeni di formazione stellare, fenomeno abbastanza raro di norma nelle regioni centrali delle galassie.
M101 Galassia Girandola
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L @-20°
Montatura:Celestron CGEM-DX
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:Adobe Photoshop CC 2019, MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6, PixInsight
Risoluzione: 2001x1329
Date:15/16 Febbraio 2019
Pose: 121x300"
Integrazione: 10.1 ore
Giorno lunare medio: 11.13 giorni
Fase lunare media: 85.76%
Astrometry.net job: 2542179
Centro AR: 210,754 gradi
Centro DEC: 54,361 gradi
Campionamento: 1,789 arcsec/pixel
Orientazione: 19,343 gradi
Raggio del campo: 0,597 gradi
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
La Galassia Girandola (nota anche come M 101, o NGC 5457) è una galassia a spirale nella costellazione dell'Orsa Maggiore. La galassia fu scoperta nel 1781 da Charles Messier e da Pierre Méchain. William Herschel fu il primo a osservare delle piccole macchie (che in realtà erano dei frammenti dei bracci a spirale) circondare la galassia.
M101 è una galassia di notevole estensione se comparata con la Via Lattea; secondo diversi studi la sua massa sarebbe di circa 16 miliardi di masse solari, ma sembrerebbe essere un valore troppo basso, forse dovuto alla bassa luminosità superficiale della galassia; secondo le nuove scoperte, che comprendono l'individuazione di regioni H II e una forte velocità di rotazione, la massa di M101 sarebbe compresa fra 100 e 1000 miliardi di masse solari.[5]
Un'altra proprietà particolare di questa galassia è la presenza di vaste e luminosissime regioni H II, che nelle fotografie raggiunge il numero di 3000 unità; queste regioni, in cui ha luogo la formazione stellare, contengono un gran numero di stelle giovani e calde, di colore blu.
Da un lato la galassia presenta un'asimmetria; si crede che si sia formata in tempi astronomicamente recenti a causa dell'interazione con un'altra galassia, che ne ha deformato i bracci a causa delle potenti forze mareali. Inoltre, questo incontro ha amplificato le onde di densità del bracci della galassia, che ha causato a sua volta la compressione del mezzo interstellare con conseguente aumento dell'attività di formazione stellare.
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L @-20°
Montatura:Celestron CGEM-DX
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:Adobe Photoshop CC 2019, MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6, PixInsight
Risoluzione: 2001x1329
Date:15/16 Febbraio 2019
Pose: 121x300"
Integrazione: 10.1 ore
Giorno lunare medio: 11.13 giorni
Fase lunare media: 85.76%
Astrometry.net job: 2542179
Centro AR: 210,754 gradi
Centro DEC: 54,361 gradi
Campionamento: 1,789 arcsec/pixel
Orientazione: 19,343 gradi
Raggio del campo: 0,597 gradi
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
La Galassia Girandola (nota anche come M 101, o NGC 5457) è una galassia a spirale nella costellazione dell'Orsa Maggiore. La galassia fu scoperta nel 1781 da Charles Messier e da Pierre Méchain. William Herschel fu il primo a osservare delle piccole macchie (che in realtà erano dei frammenti dei bracci a spirale) circondare la galassia.
M101 è una galassia di notevole estensione se comparata con la Via Lattea; secondo diversi studi la sua massa sarebbe di circa 16 miliardi di masse solari, ma sembrerebbe essere un valore troppo basso, forse dovuto alla bassa luminosità superficiale della galassia; secondo le nuove scoperte, che comprendono l'individuazione di regioni H II e una forte velocità di rotazione, la massa di M101 sarebbe compresa fra 100 e 1000 miliardi di masse solari.[5]
Un'altra proprietà particolare di questa galassia è la presenza di vaste e luminosissime regioni H II, che nelle fotografie raggiunge il numero di 3000 unità; queste regioni, in cui ha luogo la formazione stellare, contengono un gran numero di stelle giovani e calde, di colore blu.
Da un lato la galassia presenta un'asimmetria; si crede che si sia formata in tempi astronomicamente recenti a causa dell'interazione con un'altra galassia, che ne ha deformato i bracci a causa delle potenti forze mareali. Inoltre, questo incontro ha amplificato le onde di densità del bracci della galassia, che ha causato a sua volta la compressione del mezzo interstellare con conseguente aumento dell'attività di formazione stellare.
Galassie M81 e M82
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:Adobe Photoshop CC 2019, MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6, PixInsight
Risoluzione: 1818x1494
Date:13 Febbraio 2019
Pose: 36x300" (gain: 119.00) -20C bin 1x1
Integrazione: 3.0 ore
Dark: ~20
Flat: ~5
Bias: ~6
Giorno lunare medio: 7.95 giorni
Fase lunare media: 56.01%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Astrometry.net job: 2558499
Centro AR: 148,973 gradi
Centro DEC: 69,308 gradi
Campionamento: 1,790 arcsec/pixel
Orientazione: 109,322 gradi
Raggio del campo: 0,585 gradi
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
La Galassia di Bode, (nota anche come M 81 o NGC 3031) è una galassia a spirale situata a circa 12 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione boreale dell'Orsa Maggiore.Si stima che M81 contenga approssimativamente 250 miliardi di stelle, è quindi leggermente più piccola della nostra Via Lattea. Questa e la vicina galassia irregolare M82 sono i membri più importanti del gruppo di galassie di M81, di cui la stessa M81 è il membro principale; sembra che le due galassie si siano incontrate qualche milione di anni fa, causando la deformazione di M82. Tuttora le due galassie sono separate da appena 200 000 anni luce. La sua distanza è ben nota ed è stata stimata in 12 milioni di anni luce, grazie alla scoperta di un gran numero di variabili Cefeidi, molte delle quali ad opera del Telescopio Spaziale Hubble, e grazie alla rideterminazione delle distanze cosmiche operata dal satellite Hipparcos
La Galassia Sigaro (nota anche come M 82 o NGC 3034) è una galassia attiva nella costellazione dell'Orsa Maggiore; si trova a circa 12 milioni di anni luce ed è associata alla più grande e famosa M81. Si tratta di un ottimo esempio di galassia starburst.M82 subisce gli effetti gravitazionali della sua galassia vicina, la più grande M81; queste forze mareali hanno deformato M82 fin da circa 100 milioni di anni fa. Queste interazioni hanno causato un forte aumento dei fenomeni di formazione stellare.
Qualche centinaio milione di anni fa questa galassia ha avuto un incontro ravvicinato con M81; come risultato di ciò, una gran quantità di gas si è riversata su M82 e in particolare nelle sue regioni centrali. Il più recente incontro fra queste due galassie si è avuto circa 250 milioni di anni fa e ha causato un forte picco della formazione stellare in entrambe le galassie, come è testimoniato dalla distribuzione e dall'età degli ammassi aperti delle due galassie. In seguito sono avvenuti altri due potenti fenomeni di starburst, l'ultimo dei quali circa 4-6 milioni di anni fa, causando la formazione di superammassi stellari. La distanza che separa le due galassie è di circa 300 000 anni luce.
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:Adobe Photoshop CC 2019, MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6, PixInsight
Risoluzione: 1818x1494
Date:13 Febbraio 2019
Pose: 36x300" (gain: 119.00) -20C bin 1x1
Integrazione: 3.0 ore
Dark: ~20
Flat: ~5
Bias: ~6
Giorno lunare medio: 7.95 giorni
Fase lunare media: 56.01%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Astrometry.net job: 2558499
Centro AR: 148,973 gradi
Centro DEC: 69,308 gradi
Campionamento: 1,790 arcsec/pixel
Orientazione: 109,322 gradi
Raggio del campo: 0,585 gradi
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
La Galassia di Bode, (nota anche come M 81 o NGC 3031) è una galassia a spirale situata a circa 12 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione boreale dell'Orsa Maggiore.Si stima che M81 contenga approssimativamente 250 miliardi di stelle, è quindi leggermente più piccola della nostra Via Lattea. Questa e la vicina galassia irregolare M82 sono i membri più importanti del gruppo di galassie di M81, di cui la stessa M81 è il membro principale; sembra che le due galassie si siano incontrate qualche milione di anni fa, causando la deformazione di M82. Tuttora le due galassie sono separate da appena 200 000 anni luce. La sua distanza è ben nota ed è stata stimata in 12 milioni di anni luce, grazie alla scoperta di un gran numero di variabili Cefeidi, molte delle quali ad opera del Telescopio Spaziale Hubble, e grazie alla rideterminazione delle distanze cosmiche operata dal satellite Hipparcos
La Galassia Sigaro (nota anche come M 82 o NGC 3034) è una galassia attiva nella costellazione dell'Orsa Maggiore; si trova a circa 12 milioni di anni luce ed è associata alla più grande e famosa M81. Si tratta di un ottimo esempio di galassia starburst.M82 subisce gli effetti gravitazionali della sua galassia vicina, la più grande M81; queste forze mareali hanno deformato M82 fin da circa 100 milioni di anni fa. Queste interazioni hanno causato un forte aumento dei fenomeni di formazione stellare.
Qualche centinaio milione di anni fa questa galassia ha avuto un incontro ravvicinato con M81; come risultato di ciò, una gran quantità di gas si è riversata su M82 e in particolare nelle sue regioni centrali. Il più recente incontro fra queste due galassie si è avuto circa 250 milioni di anni fa e ha causato un forte picco della formazione stellare in entrambe le galassie, come è testimoniato dalla distribuzione e dall'età degli ammassi aperti delle due galassie. In seguito sono avvenuti altri due potenti fenomeni di starburst, l'ultimo dei quali circa 4-6 milioni di anni fa, causando la formazione di superammassi stellari. La distanza che separa le due galassie è di circa 300 000 anni luce.
M33 Galassia Triangolo
DATI TECNICI DI RIPRESA:
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:Adobe Photoshop CC 2019, MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6, PixInsight
Risoluzione: 2604x1812
Date:09 Febbraio 2019
Pose: 24x300" (gain: 119.00) -33C bin 1x1
Integrazione: 2.0 ore
Dark: ~20
Flat: ~5
Bias: ~6
Giorno lunare medio: 4.14 giorni
Fase lunare media: 18.20%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Astrometry.net job: 2558502
Centro AR: 23,413 gradi
Centro DEC: 30,666 gradi
Campionamento: 1,790 arcsec/pixel
Orientazione: 198,216 gradi
Raggio del campo: 0,788 gradi
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
La Galassia del Triangolo, conosciuta anche con il nome di M33 (oggetto numero 33 del catalogo di Charles Messier) e di NGC 598, è una galassia a spirale di tipo SA(s)cd distante circa 3 milioni di anni luce dalla Terra e situata nella costellazione del Triangolo. Nel mondo anglosassone M33 è anche informalmente chiamata Pinwheel Galaxy (in italiano letteralmente Galassia Girandola) in alcune pubblicazioni amatoriali di astronomia, ma anche in alcuni comunicati ufficiali di siti professionali. Tuttavia sia il database astronomico SIMBAD, che contiene i nomi e le designazioni formali di vari oggetti astronomici, che diversi altri siti per l'astronomia amatoriale indicano con il nome di "Pinwheel Galaxy" la galassia M101.
La Galassia del Triangolo è una galassia piuttosto piccola rispetto alle sue vicine — la Via Lattea e la Galassia di Andromeda — ma in realtà ha dimensioni medie rispetto alle altre galassie spirali presenti nell'Universo. In particolare è il terzo membro del Gruppo Locale per grandezza, dopo la Galassia di Andromeda e la Via Lattea, e potrebbe essere un compagno della stessa Galassia di Andromeda a cui è gravitazionalmente legata. La Galassia Nana dei Pesci I (o LGS 3), una delle piccole galassie membro del Gruppo Locale, è un satellite di M33.
Dal punto di vista della sua conformazione M33 è un esempio di spirale a fiocchi. Le galassie a spirale possono presentare bracci omogenei e ben definiti, oppure bracci in cui le polveri e i gas non sono distribuiti in maniera uniforme ma aggregati in collassi locali. Si pensa che la distribuzione più o meno omogenea del materiale galattico dipenda dalla forza di un'onda di densità che trasporta il materiale e, in effetti, dà origine ai bracci stessi. Se l'onda di densità è potente, il materiale si dispone in bracci netti ed omogenei; se invece l'onda è debole o assente, il materiale si aggrega in grumi. Quest'ultima situazione dà origine al tipico aspetto "fioccoso" delle galassie a spirale a fiocchi.
La galassia del Triangolo possiede un nucleo con caratteristiche spettrali simili a quelle di una regione H II e quindi non presenta fenomeni violenti tipici dei nuclei galattici attivi o delle galassie di Seyfert.
Nel 2005, usando osservazioni di due maser d'acqua ai lati opposti della galassia ottenute con il VLBA, alcuni astronomi riuscirono a stimare per la prima volta la rotazione angolare e il moto proprio della galassia del Triangolo. La velocità calcolata è pari a circa (190 ± 60) km/s, relativa alla Via Lattea, il che vuol dire che M33 si sta muovendo verso la galassia di Andromeda.
L'osservatorio spaziale a raggi X Chandra ha trovato nel 2007 l'evidenza di un buco nero di 15,7 M⊙ appartenente alla galassia del Triangolo; l'oggetto, chiamato M33 X-7, orbita attorno ad una stella compagna che lo eclissa ogni 3,5 giorni.
Telescopio o obiettivo di acquisizione:Vixen ed115s
Camera di acquisizione:QHY8L Color QHY8L
Montatura:Celestron CGEM-DX CGEM DX mount
Telescopio o obiettivio di guida:ORION 80MM SHORT TUBE
Camera di guida:Starlight Xpress Lodestar x2 Loadestar x2
Riduttore di focale:Vixen SD Flattner HD Kit
Software:Adobe Photoshop CC 2019, MaximDL 6 Pro MaxIm DL 6, PixInsight
Risoluzione: 2604x1812
Date:09 Febbraio 2019
Pose: 24x300" (gain: 119.00) -33C bin 1x1
Integrazione: 2.0 ore
Dark: ~20
Flat: ~5
Bias: ~6
Giorno lunare medio: 4.14 giorni
Fase lunare media: 18.20%
Scala del Cielo Scuro Bortle: 2.00
Astrometry.net job: 2558502
Centro AR: 23,413 gradi
Centro DEC: 30,666 gradi
Campionamento: 1,790 arcsec/pixel
Orientazione: 198,216 gradi
Raggio del campo: 0,788 gradi
Luoghi: Osservatorio, Orciatico, Pisa, Italia
Origine dei dati: Osservatorio remoto di proprietà
Origine dei dati remoti: Struttura non commerciale indipendente
La Galassia del Triangolo, conosciuta anche con il nome di M33 (oggetto numero 33 del catalogo di Charles Messier) e di NGC 598, è una galassia a spirale di tipo SA(s)cd distante circa 3 milioni di anni luce dalla Terra e situata nella costellazione del Triangolo. Nel mondo anglosassone M33 è anche informalmente chiamata Pinwheel Galaxy (in italiano letteralmente Galassia Girandola) in alcune pubblicazioni amatoriali di astronomia, ma anche in alcuni comunicati ufficiali di siti professionali. Tuttavia sia il database astronomico SIMBAD, che contiene i nomi e le designazioni formali di vari oggetti astronomici, che diversi altri siti per l'astronomia amatoriale indicano con il nome di "Pinwheel Galaxy" la galassia M101.
La Galassia del Triangolo è una galassia piuttosto piccola rispetto alle sue vicine — la Via Lattea e la Galassia di Andromeda — ma in realtà ha dimensioni medie rispetto alle altre galassie spirali presenti nell'Universo. In particolare è il terzo membro del Gruppo Locale per grandezza, dopo la Galassia di Andromeda e la Via Lattea, e potrebbe essere un compagno della stessa Galassia di Andromeda a cui è gravitazionalmente legata. La Galassia Nana dei Pesci I (o LGS 3), una delle piccole galassie membro del Gruppo Locale, è un satellite di M33.
Dal punto di vista della sua conformazione M33 è un esempio di spirale a fiocchi. Le galassie a spirale possono presentare bracci omogenei e ben definiti, oppure bracci in cui le polveri e i gas non sono distribuiti in maniera uniforme ma aggregati in collassi locali. Si pensa che la distribuzione più o meno omogenea del materiale galattico dipenda dalla forza di un'onda di densità che trasporta il materiale e, in effetti, dà origine ai bracci stessi. Se l'onda di densità è potente, il materiale si dispone in bracci netti ed omogenei; se invece l'onda è debole o assente, il materiale si aggrega in grumi. Quest'ultima situazione dà origine al tipico aspetto "fioccoso" delle galassie a spirale a fiocchi.
La galassia del Triangolo possiede un nucleo con caratteristiche spettrali simili a quelle di una regione H II e quindi non presenta fenomeni violenti tipici dei nuclei galattici attivi o delle galassie di Seyfert.
Nel 2005, usando osservazioni di due maser d'acqua ai lati opposti della galassia ottenute con il VLBA, alcuni astronomi riuscirono a stimare per la prima volta la rotazione angolare e il moto proprio della galassia del Triangolo. La velocità calcolata è pari a circa (190 ± 60) km/s, relativa alla Via Lattea, il che vuol dire che M33 si sta muovendo verso la galassia di Andromeda.
L'osservatorio spaziale a raggi X Chandra ha trovato nel 2007 l'evidenza di un buco nero di 15,7 M⊙ appartenente alla galassia del Triangolo; l'oggetto, chiamato M33 X-7, orbita attorno ad una stella compagna che lo eclissa ogni 3,5 giorni.
M51 Galassia Vortice
M 51 è un oggetto astronomico del catalogo di Messier che comprende due galassie distinte, nella costellazione boreale dei Cani da Caccia: La Galassia Vortice è una delle più luminose e interessanti galassie nel cielo: dista dalla Terra da 15 a 37 milioni di anni luce ed è ampia da 50.000 a 100.000 anni luce. È anche il membro dominante di un piccolo gruppo di galassie, chiamato gruppo di M51. Buona parte della sua intensa luminosità è dovuta alla presenza, nei bracci, di giovani ammassi stellari. Questa galassia fu la prima di cui si osservò la struttura a spirale, ad opera di William Parsons nel 1845; gli astronomi ipotizzano che la forma a spirale sia dovuta principalmente alle interazioni gravitazionali con la galassia più piccola. La spirale disegnata dai bracci della galassia è una spirale logaritmica.
La Galassia Vortice è unita a NGC 5195 attraverso un involucro comune di gas. L'interazione fra le due galassie ha comportato un incremento della creazione di stelle in NGC 5195. Anche il nucleo della Galassia Vortice è più luminoso di quanto ci si potrebbe aspettare, e questo ha portato alcuni studiosi a classificarla come una galassia di Seyfert attiva.
La Galassia Vortice è unita a NGC 5195 attraverso un involucro comune di gas. L'interazione fra le due galassie ha comportato un incremento della creazione di stelle in NGC 5195. Anche il nucleo della Galassia Vortice è più luminoso di quanto ci si potrebbe aspettare, e questo ha portato alcuni studiosi a classificarla come una galassia di Seyfert attiva.
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